Qui voglio presentarvi cani del canile di Stroncone a Terni, che vengono supportati dalla LAV per le adozioni.
Questo è HEPLESS, un maschio anziano e molto buono, non molto pauroso, piuttosto sottomesso. Necessita di una casa tranquilla, eventualmente con giardino – inizialmente no a lunga passeggiate. Ha i denti rovinati.
Sembra si stia lasciando andare, è rassegnato. E’ arrivato pare 4 anni fa in canile malato di Cimurro, l’ha superato e vive la sua vita in quel buco dove nessuno si è preoccupato di prendersene cura. Non si sa nulla di lui perché nessuno lo ha mai visto camminare o in piedi – va solo a mangiare e poi si gira e sparisce nel contenitore di metallo
Sie sitzen meist schon viele viele Jahre. Seit 2005 hat kein Hund mehr das TH verlassen ( außer den wenigen, die wir rausgholt haben im letzten Jahr.)
Leider gibt es so gut wie keine Infos über die Hunde.
Das ist HEPPLESS, ein alter, sehr lieber, sanfter Rüde, ruhig, nicht wirklich ängstlich, eher unterwürfigst. Braucht ein ruhiges zuhause, ev. mit Garten – anfangs keine langen Spaziergänge. Hat schlechte Zähne
Scheint sich ein bisschen aufgegeben zu haben, resigniert. Kam angeblich vor 4 Jahren mit Staupe ins TH, hat sie überlebt
lebt sein Leben unsichtbar in diesem Loch, niemand hat sich je Mühe gemacht mit ihm Kontakt aufzunehmen, daher weiss man nichts über ihn. Niemand hat ihn je stehen oder gehen gesehen – er geht nur zu Fressen, dreht sich wieder um und verschwindet in dieser Metallkiste.
Nella pagina si propongono altri cani che necessitano di adozione e tra una triste foto e l'altra, una persona chiede chi sia il contatto.
" Und wohin müssten sich Interessenten wenden? Gibt es da einen Kontakt?
Sonst nützt es den Hunden ja nichts "
LA RISPOSTA E': Il contatto avviene attraverso "noi", io sono il contatto qui nel forum "Kontakt geht über " uns", sprich, Kontaktperson bin hier im Forum ich"
Annette Lindt- Lange
lindt-lange_annette@web.de
La LAV ora lavora con noi e con diverse organizzazioni animaliste tedesche. Queste organizzazioni hanno naturalmente dei responsabili a riguardo, ma è Claudia la persona che è sul posto e quindi il contatto per tutti.
"Die LAV arbeitet nun mit uns sowie mehreren deutschen Tierschutzorganisiationen zusammen.Diese Orgas haben natürlich auch entsprechende Ansprechpartner, nur im Prinzip ist Claudia die Frau vor Ort und damit Ansprechpartner für alle."
Dieser Beitrag wurde 1 mal editiert, zum letzten Mal von AnnetteLL: 28.03.2011 12:18
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Letto quanto pubblicato sul forum tedesco, pare più comprensibile il senso del comunicato della LAV riguardo le "adozioni" dei cani di Rieti (qui) e riportato in facebook da molti come un grido di vittoria dove la LAV scrive tra le altre rassicuranti dichiarazioni: alle verifiche compiute dalla LAV in più occasioni, sono risultate idonee (le adozioni) sotto ogni punto di vista.
Stabilito e confermato il fatto che tutto è a posto, la LAV stessa potrebbe dare informazioni sulla lista di cani da me prodotta, deportati da Rieti e di cui Hundepfoten in Not non vuole dirmi, perchè come privata cittadina, non me ne riconosce il diritto. Infatti io sono solo una cittadina italiana che sempre ha pagato le tasse, che diritto ho di sapere dove finiscono gli animali italiani da loro deportati in Germania?
Ed ecco ora una tra le tante note su facebook a dimostrazione del tripudio originato da cotante asserzioni a firma LAV :
Comunicato LAV Roma. CANILE DI RIETI CHIUSO, TUTTI I CANI ADOTTATI. LA POSIZIONE DELLA LAV SULLE ADOZIONI
pubblicata da Francesca Console il giorno giovedì 24 febbraio 2011 alle ore 18.38
Il canile di Rieti ha chiuso I battenti e tutti i cani che vi erano detenuti sono stati adottati
La posizione DELLA LAV sulle adozioni
Il canile di Colle Arpea (Rieti) ha cessato definitivamente la sua attività di detenzione di animali. La struttura, che era stata oggetto di procedimenti giudiziari e ispezioni da parte del NAS e del Corpo Forestale e che aveva cambiato gestione nellultimo periodo, ha deciso di chiudere i battenti. La chiusura era stata annunciata ai Comuni convenzionati dalla Società proprietaria solo tre mesi fa, con la richiesta di portare via, entro il mese di gennaio 2011, tutti i cani randagi detenuti, pari ad oltre 150 quattrozampe.
La buona notizia della chiusura del canile era stata funestata dallincognita sul destino dei cani, in quanto, in tutta la provincia di Rieti, non esiste alcuna altra struttura, né pubblica né privata, capace di contenere tutti i randagi.
Fortunatamente gli animali sono stati tutti portati in salvo e affidati a famiglie e a strutture idonee, grazie ad un vero miracolo compiuto con lo sforzo di pochissimi volontari, attivi sul posto già da anni, conosciuti dalla LAV e con la quale collaborano.
Adesso il Comune di Rieti ha intenzione di realizzare un parco canile per i randagi della zona, seguendo i consigli e lesperienza della LAV e delle Associazioni animaliste presenti sul territorio.
"Accogliamo con gioia la chiusura di una struttura così contestata dichiara la LAV e siamo grati ai volontari che hanno messo in salvo tutti gli animali. Adesso confidiamo nel fatto che i Comuni del Reatino e della Sabina e in particolare il Comune di Rieti, tenendo fede agli impegni assunti, realizzino in tempi rapidi un parco canile che possa ospitare i randagi della zona nelle condizioni etologiche più idonee, garantendo loro tutte le cure necessarie e continuando a collaborare con le Associazioni per le adozioni".
Unica nota stonata nella vicenda, una sterile polemica che serpeggia in internet relativa a presunti "traffici" illeciti computi sui cani di Rieti.
La polemica è priva di qualsiasi prova o fondamento e rischia invece di ledere gli interessi degli animali e creare disturbo per le Associazioni coinvolte, che, ad ogni verifica, sono risultate estremamente professionali e attente al benessere dei cani, tratti in salvo soltanto grazie al loro meritevole operato.
La caccia alle streghe prenderebbe spunto dai contributi richiesti per le adozioni compiute allestero alle famiglie affidatarie degli animali.
Le Associazioni di volontariato animaliste hanno dimostrato con prove documentali che tali somme sono un rimborso, peraltro soltanto parziale, per le spese relative alle vaccinazioni e ai passaporti occorrenti per lo spostamento dei cani, oltre che per le cure sanitarie troppo spesso necessarie per far fronte alle patologie degli animali adottati.
Le adozioni dei cani nel canile di Rieti, compiute sia in Italia che allestero, sono avvenute sempre sotto la vigilanza e il controllo di ASL, Comuni e organi di polizia e, alle verifiche compiute dalla LAV in più occasioni, sono risultate idonee sotto ogni punto di vista.
24 febbraio 2011
LAV Onlus
Sede Territoriale Provinciale di Roma
Ufficio Stampa: lavroma.ufficiostampa@gmail.com
Tel. 3204795552 www.lav-roma.it <http://www.lav-roma.it/>
Ufficio Stampa LAV Nazionale
Tel. 064461325 www.lav.it <http://www.lav.it/>
La posizione DELLA LAV sulle adozioni
Il canile di Colle Arpea (Rieti) ha cessato definitivamente la sua attività di detenzione di animali. La struttura, che era stata oggetto di procedimenti giudiziari e ispezioni da parte del NAS e del Corpo Forestale e che aveva cambiato gestione nellultimo periodo, ha deciso di chiudere i battenti. La chiusura era stata annunciata ai Comuni convenzionati dalla Società proprietaria solo tre mesi fa, con la richiesta di portare via, entro il mese di gennaio 2011, tutti i cani randagi detenuti, pari ad oltre 150 quattrozampe.
La buona notizia della chiusura del canile era stata funestata dallincognita sul destino dei cani, in quanto, in tutta la provincia di Rieti, non esiste alcuna altra struttura, né pubblica né privata, capace di contenere tutti i randagi.
Fortunatamente gli animali sono stati tutti portati in salvo e affidati a famiglie e a strutture idonee, grazie ad un vero miracolo compiuto con lo sforzo di pochissimi volontari, attivi sul posto già da anni, conosciuti dalla LAV e con la quale collaborano.
Adesso il Comune di Rieti ha intenzione di realizzare un parco canile per i randagi della zona, seguendo i consigli e lesperienza della LAV e delle Associazioni animaliste presenti sul territorio.
"Accogliamo con gioia la chiusura di una struttura così contestata dichiara la LAV e siamo grati ai volontari che hanno messo in salvo tutti gli animali. Adesso confidiamo nel fatto che i Comuni del Reatino e della Sabina e in particolare il Comune di Rieti, tenendo fede agli impegni assunti, realizzino in tempi rapidi un parco canile che possa ospitare i randagi della zona nelle condizioni etologiche più idonee, garantendo loro tutte le cure necessarie e continuando a collaborare con le Associazioni per le adozioni".
Unica nota stonata nella vicenda, una sterile polemica che serpeggia in internet relativa a presunti "traffici" illeciti computi sui cani di Rieti.
La polemica è priva di qualsiasi prova o fondamento e rischia invece di ledere gli interessi degli animali e creare disturbo per le Associazioni coinvolte, che, ad ogni verifica, sono risultate estremamente professionali e attente al benessere dei cani, tratti in salvo soltanto grazie al loro meritevole operato.
La caccia alle streghe prenderebbe spunto dai contributi richiesti per le adozioni compiute allestero alle famiglie affidatarie degli animali.
Le Associazioni di volontariato animaliste hanno dimostrato con prove documentali che tali somme sono un rimborso, peraltro soltanto parziale, per le spese relative alle vaccinazioni e ai passaporti occorrenti per lo spostamento dei cani, oltre che per le cure sanitarie troppo spesso necessarie per far fronte alle patologie degli animali adottati.
Le adozioni dei cani nel canile di Rieti, compiute sia in Italia che allestero, sono avvenute sempre sotto la vigilanza e il controllo di ASL, Comuni e organi di polizia e, alle verifiche compiute dalla LAV in più occasioni, sono risultate idonee sotto ogni punto di vista.
24 febbraio 2011
LAV Onlus
Sede Territoriale Provinciale di Roma
Ufficio Stampa: lavroma.ufficiostampa@gmail.com
Tel. 3204795552 www.lav-roma.it <http://www.lav-roma.it/>
Ufficio Stampa LAV Nazionale
Tel. 064461325 www.lav.it <http://www.lav.it/>
Sovente sono gli stessi che sanno solo parlare dei canili lager italiani proponendo foto vecchie e per fortuna sempre le medesime (qui), ma che censurano con grande attenzione ogni atrocità nei confronti degli animali compiuta in Germania. Paese che deve falsamente risultare il paradiso in terra, per motivare le infinite deportazioni che incessantemente sono fatte verso una condizione che con ogni probabilità può essere invece un inferno, dato che se così non fosse, non ci sarebbe alcun ostacolo verso una doverosa e completa trasparenza.
http://trafficidianimali.blogspot.com/2011/03/lorganizzazione-animalista-tedesca.html qui la vergognosa risposta di Hundepfoten in Not, spero si capisca dove qualcosa realmente non quadra....
Alma Galli