C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

lunedì 6 giugno 2011

GIANLUCA COMAZZI PER LE GATTARE MILANESI E PER IL CALENDARIO DI CHILIAMACISEGUA

Riporto parte di una e-mail di una gattara di milano che ringrazio  per la sua testimonianza, e  per il suo impegno di gattara, attività preziosa sia per i gatti che per i comuni che possono avvalersi di tale prezioso, disinteressato, aiuto. Mi auguro che anche in futuro aiuto e sostegno per loro, le gattare/i non manchino, a dimostrazione della volontà di un Comune, Milano, e di una comunità, che intendono l'aiuto verso i deboli e gli indifesi, e tra questi gli animali, come un compito di grande valore da svolgere con attenzione. Molti  milanesi, città in cui sono nata, dove ho sempre vissuto e dove da molti anni mi occupo di randagismo e diritti degli animali, hanno grande affetto per la popolazione felina locale, caratteristica questa fortunatamente di molti e non di un soggetto o di un particolare gruppo politico.  

 TESTIMONIANZA DI UNA GATTARA MILANESE
Sono una gattara riconosciuta dal Comune di Milano

Alla fine di aprile sono convocata al canile comunale per una distribuzione gratuita di cibo per gatti destinato ai randagi.

Mentre carico la macchina di scatolette una ragazza passa fra i presenti invitando i gattari a salire per "firmare". Salgo  

Ci sediamo tutti  in una saletta con le sedie disposte a piccola platea e dopo un po' arriva il Nostro, Gianluca Comazzi. 

 Due ragazze passano fra i presenti distribuendo un depliant contenente fra le sue pagine una lettera, cioè materiale elettorale. Comazzi inizia a parlare delle meraviglie del suo operato. Parla anche di un canile di Via Lombroso che, a quanto pare, versava in uno stato pietoso e che han fatto chiudere (non avevo motivo di credere che mentisse, ma dopo aver letto certe informazioni su di lui, mi sto domandando se fosse vero). Ha parlato del bel canile che hanno costruito (non so dirLe se fosse plurale maiestatis o se parlasse per conto di più persone) con l'aiuto della Moratti

Ha poi detto che non gli interessa far politica (!!!), infatti si presentava con una lista civica. Che sostiene la Moratti solo perché è (stata) un sindaco vicino agli animali e che ha permesso loro di far tante belle cose. Ha detto che prima dell'amministrazione Moratti la figura del Garante degli Animali (e in questo articolo che non ricordo se ha linkato spiega che non è che sia tutta farina del loro sacco... http://www.gaiaitalia.it/home/campagne-e-iniziative/numeri-animali/news/71-notizie/316-sprechi-gianluca-che-vita-da-cani.html

Passano tra noi le sue vallette, poi ci dice, quasi fosse un nostro dovere "ognuno di noi conoscerà dieci persone con cui parlare, no? E se voi ne convincete dieci già solo oggi abbiamo raccolto un buon numero di voti".

Sono stata chiamata per conto del comune. O almeno così mi è stato fatto intendere. In realtà era, né più né meno il comitato elettorale di Gianluca Comazzi. Non credo ci siano gli estremi per una denuncia, non credo abbiano commesso reato; ma sicuramente è stato un modo d'agire disonesto

Le scatolette di cibo per gatti che hanno attirato diversi gattari erano un'infinità. Solo io sono riuscita a caricarne una quantità spropositata. Erano XX balle ognuna contenente XX confezioni . Erano della ...... e al supermercato costano circa X,X euro (in tutto quasi 600 euro di cibo per gatti). 

Dal discorso che ha fatto sembra quasi che senza l'amministrazione Moratti e senza di lui gli animali sono destinati a estinguersi; almeno a Milano. Lei probabilmente converrà con me se dico che toccare l'argomento "animali" con degli animalisti è come parlare di figli a una madre. Forse sono esagerata e sbaglio, ma questo messaggio che è riuscito a trasmettere mi sembra più da manipolatore che da psicologo...


E ORA ANCORA IL CALENDARIO (qui) dove si conferma che i cittadini milanesi hanno avuto l'onore di pagare per il calendario prodotto dall'associazione NON ONLUS Chiliamacisegua,  prodotto per essere venduto e col ricavato finanziare il canile di Avetrana ad oggi totalmente inesistente. Calendario che ripeto qui, ha sollevato molte polemiche per l'infelice accostamento di un omicidio con moda, modelle, modelli e naturalmente, festone in discoteca.....
E' scritto nell'articolo sotto indicato, "Gianluca Comazzi patrocinatore dell'evento", nell'evento presumibilmente è inclusa la serata in discoteca!?

Presentato a Milano il calendario della speranza dedicato a Sarah Scazzi
 si scrive: "Oggi l’Associazione promotrice ringrazia gli intervenuti alla presentazione del calendario, tenutasi il sedici dicembre scorso all’Hollywood Living di Milano, e tutti i partecipi dell’iniziativa. Il Vice Sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, il garante per la tutela degli animali del Comune di Milano (patrocinatore dell’evento) Gianluca Comazzi, lo stesso avvocato della famiglia Scazzi"

IL CONTESTO IN CUI SI EVIDENZIA IL CALENDARIO A MILANO


E LA CELEBRAZIONE DELL'ESITO, COMMENTATO DA ROSANNA MARANI

1 commento:

  1. che schifo!! bisogna stare anni luce lontano dai politicanti opportunisti che usano gli animali per i propri scopi elettorali e per dare credibilità ad associazioni COMMERCIALI che sfruttano la morte di povere ragazzine per far soldi! e poi che personaggi! la porca figura fatta da marani e chiliodiavadaconloro estimatori delle deportazioni.
    VERGOGNA! un plauso invece ai gattari/e che spendono la propria vita per gli animali... e non solo a parole come certa gente. sono felice di vedere che c'è ancora chi non si fà comprare dalle scatolette! il ricatto del cibo e di altri aiuti è sempre un buon modo di oliare le deportazioni.

    RispondiElimina