C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

venerdì 6 maggio 2016

I NOSTRI CANI NEI CANILI TEDESCHI, DUBBI COMMERCI RIEMPIONO LE TASCHE DEGLI "ANIMALISTI"?!

Pubblico la traduzione di un articolo che è una chiara smentita dei racconti promozionali proposti dai commercianti finti animalisti, al fine di raccogliere merce (randagi), da vendere in Germania. Alcuni punti mi hanno colpita come testimonianza lucida di realtà ormai note, naturalmente note a chi non ha interessi personali che predispongano ad una lucrosa sordità, relativamente a questo commercio.
La prima conferma che viene data è che un gran numero di questi "ADOTTATOOOO" finiscono in canile e probabilmente a vita, per quanto gli sarà concesso. In tal senso và ricordato che il destino dei cani, soprattutto quelli stranieri ospiti dei canili, è in mano a chi li dirige: possono essere ceduti per la sperimentazione e/o eutanasizzati se mordaci, malati, valutati come inadottabili ed il canile non abbia denaro necessario al loro mantenimento, problema questo attualmente comune a molti ricoveri. 
La storia di BALU', venduto a chi non ha saputo gestirlo attraverso un'associazione animalista italiana, e che ora vive in un canile in Germania, non sappiamo fino a quando(!), è simbolica della triste fine di molti dei nostri cani che servono a produrre denaro e non altro. Danno denaro alle associazioni che generalmente sono pagate per il servizio dato ai Comuni consistente nel toglierli dai piedi (adozione!!!), denaro ai commercianti tedeschi che li vendono a chi poi non sà o non può gestirli per vari motivi. Ma questo non interessa, il commerciante deve vendere senza porsi problemi nè crearne, tutto deve essere facile e rapido, quindi meglio censurare eventuali caratteristiche sgradevoli della merce (malattie, carattere ecc.) tanto poi, da qualche parte finirà....
E' ben chiaro infatti nell'articolo: "
Bartscherer: "Spesso, questi cani non sono socializzati. Sono malati e hanno problemi con gli altri cani e quindi sono destinati al canile" 
E' affermato anche un'altro fatto ormai noto e naturalmente censurato: l'attuale "randagismo" corrisponde alla necessità di merce. 
"I cani vengono prodotti consapevolmente per il mercato tedesco: costano poco e si ottengono in fretta, contrariamente ai cani di razza." E qui è chiaro del perchè non ci sia e non possa esserci soluzione al problema, sino a che ai commercianti ed amici, è lasciata ampia la possibilità di produrre e vendere merce, ovvero i nostri poveri "randagi".
Le domande d'obbligo ora sono le solite già fatte mille volte e senza mai una risposta se non quella beffarda, squallida ed inaccettabile di Hundepfoten in Not. (qui) 
DOVE SONO I NOSTRI CANI VECCHI, QUELLI MALATI, QUELLI SELVATICI, MOVIMENTATI A MIGLIAIA VERSO QUESTO PARADISO? A CHI SONO STATI VENDUTI E DOVE SONO I REGISTRI CHE TESTIMONIANO LA LORO CESSIONE? O SONO STATI E SONO ANCH'ESSI ATTORI E VITTIME DEI DUBBI COMMERCI DI CUI ANCHE QUI SI DICE?

di Claudia Wietfeld
Prendere un cane dall’estero: attualmente è una tendenza molto seguita fra gli amici degli animali. Ma si fa veramente del bene ai cani in questo modo? Per molti di essi, la destinazione è il canile.Nella regione della Ruhr, attualmente, un cane su due nei canili è importato dall’estero. 
Balou vive ora nel canile di Witten e proviene dall’Italia.
I randagi arrivano in famiglia, ma a volte sono mordaci. Questo è il caso di Balou. Balou è stato importato in Germania dall’Italia e, viste la difficoltà di gestione della famiglia, è tornato in canile. Anche la direttrice del canile di Witten è molto prudente quando lo fa uscire dalla gabbia per portarlo in passeggiata. Questo cane di due anni non può essere considerato non pericoloso, riporta Kirsten Simon: "Lo hanno prelevato dall’associazione per la protezione degli animali in Italia , come cane giovane. A un anno è diventato difficile, ringhiava agli estranei e ha morsicato anche i proprietari. Per questo è stato portato qui” 
Quasi la metà dei cani in canile proviene dall’estero
Cani randagi in Portogallo
Non solo nel canile di Witten ci sono cani che hanno una storia simile a quella di Balou. Quasi un cane su due proviene dall’Italia, dalla Spagna, dal Portogallo o dalla Romania. Molti di questi vivevano all’estero, in strada. Giravano in branco, dovevano lottare quotidianamente per il cibo e hanno vissuto esperienze negative con gli uomini. L’associazione tedesca per la protezione dei cani critica il fatto che, sempre più spesso, questi cani vengono portati in Germania e che questi problemi vengono alla luce in un secondo tempo, afferma l’amministratore di VDH, Jörg
 Bartscherer: "Spesso, questi cani non sono socializzati. Sono malati e hanno problemi con gli altri cani e quindi sono destinati al canile. Purtroppo”.
Dubbi commerci su Internet di cani a poco prezzo
E’ facile prenotare su Internet i cani dall’estero. Ma molti non riflettono sulle conseguenze per l’animale di un semplice clic col mouse. Di organizzazioni che si occupano dell’importazione in Germania ce ne sono centinaia. Si dice che tutti i cani siano stati salvati dalla strada. Tuttavia, l’aumentata richiesta dalla Germania dà origine a un commercio poco chiaro. Sempre più spesso, vengono offerti cuccioli, afferma Jörg Bartscherer: "I cani vengono prodotti consapevolmente per il mercato tedesco: costano poco e si ottengono in fretta, contrariamente ai cani di razza. Acquistando un cane di razza occorre aspettare e andare a prenderselo. Questi, sono rapidamente disponibili"
Bissy è arrivata al canile di Witten con una malformazione congenita al ginocchio. 
E con altrettanta rapidità vengono dati via, soprattutto se ci sono problemi, ad esempio se mostrano attacchi di panico, sono aggressivi e mordaci. I nuovi proprietari si sbarazzano molto rapidamente dei cani malati. Bissy è uno di questi. Aveva solo poche settimane quando è arrivata al canile di Witten. Era stata trovata su un parcheggio dell’autostrada e aveva una grave malformazione degli arti posteriori. La clinica veterinaria di Duisburg ha accertato che le ginocchia non si erano formate correttamente. Attualmente, dopo un’operazione si sta riprendendo ma la prognosi è ancora dubbia.
E’ meglio supportare la protezione degli animali nel paese dove vivono i cani
Gli esperti affermano che chi vuole aiutare i cani all’estero dovrebbe supportare la loro protezione nel paese dove vivono. Solo così si può evitare che cani provenienti dall'Italia, dalla Spagna o dalla Romania arrivino ai canili tedeschi, alcuni per il resto della loro vita. 
Versione: 18.04.2016, 11:04

Alma Galli M.A.R.E.

VIVISEZIONE ED EUTANASIA : Metodi UMANITARI di uccisione di cani, gatti ecc.

La foto che riporta i metodi "umanitari" di uccisione di animali d'affezione, dopo l'uso, si commenta da sè.   Sono indicati (qui)
Interessante anche che in questo contesto di  morte dopo chissà quali sofferenze, sia dato rilievo al valore estetico prodotto dal metodo di uccisione, che ovviamente mai dovrebbe disturbare chi lo pratica.....
Si evince inoltre che tutti i metodi usati per uccidere le vittime, sono di non facile uso, tranne la concussione(!).
Si ipotizza ed augura perciò, che chi uccide sia capace di farlo senza causare altre sofferenze. L'appello è alla speranza, poichè nessuno generalmente può essere testimone di queste pratiche,  sempre attuate a porte attentamente chiuse.

RICORDIAMO CHE NEI LABORATORI SONO BEN ACCOLTI ANCHE I METICCI, I VECCHI, I DISABILI ED I MALATI. 
PER PROTEGGERE I NOSTRI ANIMALI, E' NECESSARIO  CEDERLI SEMPRE CON CHIP REGOLARMENTE REGISTRATO, ANCHE I GATTI, E MAI A CHI NON NE GARANTISCA LA TRACCIABILITA' NEL TEMPO, ANCHE SE SI TRATTA DI PRESUNTE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE. 

CANI E GATTI NON DEVONO ESSERE MOVIMENTATI VERSO PAESI CHE NON ABBIANO ANAGRAFE NAZIONALE PER GLI ANIMALI D'AFFEZIONE, POICHE' QUESTO NE IMPEDISCE LA TRACCIABILITA'

Alma Galli M.A.R.E.

GERMANIA: MORTA=ADOTTATA , DALL'ITALIA VIAGGIO ALL'INFERNO



Premessa l'Ordinanza del TAR Umbro che risulta valida per tutta l'Italia (qui) dove si stabilisce che i cani possano essere movimentati solo verso Paesi con anagrafe canina nazionale, si evidenziano anche nel presente caso ed articolo, il rispetto delle più rigide leggi dell'omertà atte alla conservazione di un sistema commerciale e non di carità, che stabilisce che tutti i cani deportati debbano considerarsi "salvati" e debba essere reso impossibile risalire il percorso della vittima, dall'Italia alla sua vendita all'estero. 
E' infatti come sempre attentamente censurato il canile italiano di provenienza del cane, si censuracome sempre quale sia il canile tedesco che ha ceduto il cane, come sempre è censurato il chip italiano del cane, come sempre si censura il nome di chi ha praticato questa splendida adozione dove un cane terrorizzato è ceduto a persone incapaci di gestirlo. Si scrive però, come sempre del pessimo canile italiano rigidamente anonimo (!) di provenienza, a testimoniare il salvataggio....
La verità è una sola: TERRORIZZATA, da "animalisti" italiani è spedita (godendo probabilmente anche di un incentivo economico per questo impegno di "volontariato", soldi nostri naturalmente), all'arrivo è  parcheggiata in un canile, TERRORIZZATA la domenica (uno dei tanti carichi del venerdi?!!) è venduta da "animalisti" tedeschi (almeno 300 euro) a chi l'ha fatta scappare dopo un solo giorno, TERRORIZZATA e forse ferita per la caduta dal balcone (se il racconto è vero!), è vagante per strada  dove muore investita, non si sà dopo quali sofferenze. Il tutto senza nessuna trasparenza atta ad individuare i responsabili di questo orrore.
Ringrazio anticipatamente chi in Italia, riconoscendo il cane, volesse darne informazione a M.A.R.E., confermando che è garantito l'anonimato.

L'articolo (qui)
Duchessa era nella sua nuova casa da solo un giorno.
Bielefeld. Era arrivata da appena un giorno nella sua nuova di casa di Bielefeld ed è scappata. Da allora, Duchessa, un incrocio fra un pastore tedesco e un collie, è stata cercata senza sosta. Giovedì è arrivata la tragica notizia: Duchessa era morta.
Domenica, Barbara Falk di Gadderbaum e la sua famiglia hanno ritirato la cagna da un rifugio di Wuppertal. In precedenza, la cagna di 4 anni, viveva in pessime condizioni in un canile in Italia.  
"Avevo già notato che Duchessa era nervosa quando, dopo il viaggio, ho voluto farla entrare in casa” riporta Barbara Falk. Non voleva entrare nella casa in via Karl-Siebold-Weg.
"Una volta entrata, si è mostrata molto nervosa”. Quando Barbara Falk ha aperto la porta del balcone,Duchessa è uscita e si è infilata fra l’inferriata del balcone e il muro, è saltata giù ed è scappata.  
Una conoscente riporta di aver visto il cane in direzione Remterweg. Più tardi fu avvistata in vicinanza della strada B 239 all’altezza di Herford. 
La mattina di giovedì è stata trovata morta sulla Autostrada A2. “Siamo scossi” riporta Barbara Falk.

Alma Galli M.A.R.E.

PRO-CANALBA eV., BETTINA HOMANN, CANI DI MONTEFRANCO E NON SOLO

In data 04 maggio 2015, si legge in fb un appello firmato da Susanne Everding per FABIAN E FLORESTAN, dove l'organizzazione responsabile risulta Pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. Si tratta della stessa organizzazione e persona, che sono responsabili per i due cani del Comune di Montefranco Trudi e Ripresso, di cui ho scritto qui:

In data 5 settembre 2015 si legge in fb un'altro appello sempre firmato da Susanne Everdinghttps://www.facebook.com/susanne.everding.9/posts/1174288885918287, rivolto a FABIAN E FLORESTAN. 

Nel post originale compaiono due link che con la traduzione automatica non sono visibili, eccoli e sono documentati nella foto che segue: Kontakt: http://www.pro-canalba.eu/fabian/
Kontakt: http://www.pro-canalba.eu/florestan/
Riferendosi ai link qui indicati quale supporto alla nota si ottiene quanto segue: Fabian
Florestan:
Si trovano invece gli appelli in rete, AMBIGUI.
FABIAN; ospitato al Dog Village in Italia. Proposto per 270 euro. http://www.hunde-in-not.com/fabian-weiss-nicht-liebe-ist/
Organizzazione responsabile Pro-canalba eV., attraverso la sig.ra Bettina Homann. 

Si presume quindi che la responsabilità di questa promozione come di quelle che seguono, sia dell'organizzazione Pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann
eMail: Bettina.Homann@pro-canalba.eu
telefono: 0179-46 99 070

FABIAN risulta ancora italiano, sempre promosso da Pro-canalba eV. attraverso Bettina Homann. Cambia la cifra, da 270 a 350 euro.

FABIAN: proposto con le identiche foto e caratteristiche, risulta qui come cane rumeno ospitato in un canile di Botosani assieme al suo compagno di sventure, Florestan. Quindi non è più italiano, tanto meno laziale dove è il Dog Village. E' proposto per 270 euro + 50 per il trasporto e siamo a 320 euro. Ne risponde come sopra l'organizzazione pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. Annuncio risulta del 7 settembre 2015 http://www.haustier-anzeiger.de/hunde/mischlingshunde/mischlinge-rueden/anzid_81490207.html
FABIAN ancora rumeno. Ne risponde come sopra l'organizzazione pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. 
http://www.deine-tierwelt.de/kleinanzeigen/fabian-a81490207/
Questo modo di produrre e diffondere appelli per presunte adozioni, lascia veramente perplessi e sfiduciati sull'attendibilità di quanto viene divulgato.
L'organizzazione e la persona, ripeto,  le stesse che abbiamo viste accreditate per Ripresso e Trudi di Montefranco ed anche qui, ad anticipare il percorso Susanne Everding che il 16 gennaio u.s., pubblicava Trudi come RISERVATA (Ne dà conferma in fb il 28 gennaio).
https://www.facebook.com/susanne.everding.9/posts/1255469247800250

Cosa si intende con RISERVATA: si intende che dopo un accurato preaffido certamentedocumentabile (perchè diversamente sono solo racconti soprattutto nel caso il preaffido sia fatto da chi non ha mai visto il cane),  PAGATA LA QUOTA STABILITA, IL CANE E' RISERVATO.
Allora perchè un cane regolarmente riservato, resta pubblicato su Tasso con una comunicazione assolutamente ambigua, dove l'appello per la sua cessione resta immutato e di fianco una breve frase che indica "mediato"?
Trudi: https://shelta.tasso.net/Hund/107513/TRUDI
Mentre continuiamo a porci domande senza risposta, salutiamo Fabian e Florestan. Quest'ultimo pare sia anch'esso nelle cure di Bettina Homann, e se ne dice qui, dove viene scritto che è ancora in cerca di mediazione.
Facciamo allora i nostri migliori auguri alla coppia Fabian e Florestan, che da lungo tempo è promossa all'estero dove risultano entrambe prima cani italiani ospiti del Dog Village, poi cani rumeni ed alloggiati nel canile di Botosani, ma può essere che siano stati ospiti del canile di Stroncone.....
Foto dei cani di Stroncone
L'ambiguità di questi appelli e comunicati, pare la sola cosa certa. Purtroppo. E pensare che basterebbe niente per evitare tante brutte "confusioni", basterebbe ad esempio pubblicare i chip dei cani movimentati e si saprebbe da dove arrivano. Al contrario la pubblicazione dei chip è sempre accuratamente censurata, ed i racconti, preferiti ad elementi e documenti certi e verificabili, chissà perchè.....
Alcuni esempi a conferma del fatto che i chip sono tranquillamente pubblicabilinessuna legge lo vieta e naturalmente, adottabili gratuitamente. GIGIA
(qui)
GAIO (qui)
E molti altri (qui), Tutelarli è semplice, se interessa.

Alma Galli M.A.R.E.

TRUDI E RIPRESSO DI MONTEFRANCO




In data 1 febbraio c.a., avevo pubblicato una richiesta di informazioni relativa a due cani (qui). Ne sono seguiti  vari fatti.
Da quanto pubblicato in fb, in post pubblici, sia sulla pagina del Sindaco di Montefranco Sig.ra  Dott.ssa Rachele Taccalozzi (qui), che sulla pagina relativa al Comune di Montefranco (qui), si possono chiaramente vedere i cani di cui chiedavamo, Trudi e Ripresso.  La presentazione ufficiale dei due cani dopo la diffusione di un comunicato a firma del sindaco pubblicato sia sulla sua bacheca che su un giornale online (qui).
Ripresso
ed altre in Germania
Trudi
Ad oggi 24 febbraio 2016, sul sito di Tasso destinato anche ai cani in cerca di casa al seguente link:  https://shelta.tasso.net/Hund/107514/RIPRESSO è  visibile il cane Ripresso proposto nei termini qui documentati
Ugualmente Trudi sul medesimo sito al seguente link: https://shelta.tasso.net/Hund/107513/TRUDIhttps://shelta.tasso.net/Hund/107513/TRUDI

Il giorno 5 febbraio c.a. erano state inviate e pervenute, due richieste di adozione per  Ripresso e Trudy da due persone del posto, una residente a Terni ed una a Narni. Le stesse avevano inoltre chiaramente scritto la loro volontà di rifiutare qualsiasi incentivo economico relativo all'adozione dei cani.

Seguiranno aggiornamenti.

Alma Galli M.A.R.E.

LETTERA APERTA AL SINDACO DEL COMUNE DI MONTEFRANCO

Segue il testo integrale dell'e-mail sopra riportata. La foto sopra, per testimoniarne l'invio.
Pubblicheremo le risposte che cortesemente verranno date alle molte domande qui poste, augurandoci sia conferma e sviluppo di una fattiva collaborazione con le Autorità preposte alla tutela dei nostri animali d'affezione, accolti nei nostri canili.


  LETTERA APERTA

AL SINDACO DEL COMUNE DI MONTEFRANCO RACHELE TACCALOZZI

per CC Alla Cortese Attenzione del Dott.Amedeo Mercuri Polizia Municipale Locale

Io sottoscritta Sonia Desideri in qualita' di delegata
M.A.R.E.Movimento Antitraffico Randagi in Europa-Delegazione Umbria
Lazio(associazione avente per scopo di verificare la regolarita' delle
movimentazioni degli animali di affezione) svolgendo attivita' di
volontariato presso la struttura denominata"Camilla Residence"sita in
Sangemini Tr,,ho avuto negli anni la possibilita' di conoscere un po'
tutti gli ospiti fissi di questo canile pensione.
Poco piu' di due settimane fa,ho notato che due vecchi cani del Comune
di Montefranco,convenzionato per la custodia dei propri randagi con la
suddetta struttura,venivano vaccinati con antirabbica.
Chiedendone il motivo, mi e' stato risposto che erano oggetto di adozione.
Sapendo che,normalmente,tali vaccinazioni vengono effettuate quasi
esclusivamente per il rilascio di passaporti e,quindi,per adozioni
internazionali,vorrei chiedere da chi sarebbero stati richiesti,se si
tratta di privati/o cittadini/o o associazioni, come sarebbero stati
scelti tra i circa trenta di Vostra proprieta', in virtu' del fatto che
sia io che altri volontari di altre associazioni,siamo sempre presenti
durante gli orari di apertura al pubblico e che negli ultimi mesi non
abbiamo avuto modo di vedere alcun soggetto interessato a codesti
animali.
Inoltre non risulterebbero essere presenti tra quelli pubblicati in
rete con i relativi chip.
In seguito a quanto sopra esposto,gradirei avere delle risposte in
merito ai seguenti argomenti:
1)La Vostra amministrazione ha stipulato convenzioni per la promozione
delle adozioni dei cani randagi catturati negli anni sul Vostro
territorio?Se si,con chi?,Tali convenzioni sono a titolo oneroso?
2)Qualora le adozioni dei due cani vaccinati con antirabbica si
perfezionassero,verranno effettuate prove di compatibilità tra i
futuri affidatari e i cani in oggetto?(Questo,a maggior ragione,in
quanto essendo animali molto anziani,sicuramente di eta'
considerevolmente superiore ai 10 anni, e che ormai da anni vivono in
questa struttura abituati ai compagni di box ed ai custodi che
amorevolmente quotidianamente li accudiscono,e' evidente che sarebbe
un enorme trauma cambiarne repentinamente codeste radicate abitudini
di vita.Ricordo che la L.R.11/2015 Umbria definisce i cani "esseri
senzienti".
3)In caso di adozione internazionale,il Paese di destinazione prevede
un'anagrafe canina obbligatoria riconosciuta a livello nazionale,tale
da consentire la movimentazione dei cani in oggetto nel pieno rispetto
delle normative vigenti in Italia e,di conseguenza,la
tracciabilita'nel tempo come sancito dall'Ordinanza del TAR Umbria che
vi ho prodotto in copia gia' da tempo?
4)Quanti anni hanno questi due animali?Verrebbero adottati da due
soggetti diversi,o da un unico affidatario?
5)Chiedo che vengano rese pubbliche foto e chip di questi due cani
6)L'adottante verra' personalmente a prenderli?Esiste un pre-affido
documentato e da chi e' stato fatto?
7)Il Nulla Osta sanitario delle ASL e' gia' stato rilasciato?Chi lo ha firmato?
8)Per l'adozione di questi due cani,sono previsti rimborsi e/o
contributi economici per gli adottanti?Di che entita'?
9)In ultimo,ma non per importanza,vorrei sapere quale piano preventivo
alla riduzione del randagismo,e' stato posto in essere
dall'amministrazione?

Ricordo che i cani randagi,pur essendo esseri senzienti,sono mantenuti
con i soldi dei cittadini contribuenti,i quali hanno ampiamente
diritto che il principio cardine della pubblica amministrazione sia
rispettato,cioe' la trasparenza.
In attesa di sicura e certa risposta pubblica,porgo distinti saluti.

M.A.R.E.Delegazione Umbria Lazio