C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

domenica 26 dicembre 2010

L'INFORMAZIONE: STEFANIA PIAZZO (La Padania) E EDOARDO STOPPA (Striscia la notizia)

L'ARTICOLO DI STEFANIA PIAZZO....CHE  ELOGIA UNA PERSONA ORA DENUNCIATA PER MALTRATTAMENTO, INDAGATA PER ACCERTARE LA PROVENIENZA DEGLI ANIMALI E PER SMASCHERARE IL PRESUNTO LUCRO DIETRO L'ATTUAZIONE DI TALI ILLECITI
questo è l'articolo di  Stefania Piazzo sul Rifugio Di sonia Auci in data 20 ottobre 2008, e si parla con insistenza di  "circa 50 cani in piena salute"  "di cani simbolo della salute e di come si possa gestire senza lucro la loro salvezza e il loro benessere" e dulcis in fundo, per completare il racconto fiabesco, l'ultima pennellata di colore "poi ci si sono messi anche i NAS. Hanno trovato la mattina le ciotole con il latte e  biscotti ancora da lavare"....stile Maria Antonietta insomma, se non hanno pane  mangino brioches, e la Auci tutte le mattine per colazione, provvedeva.....brava signora Piazzo, credo che Lei sia la sola a sostenere  e ovviamente a poter documentare quanto scrive perchè certamente si è documentata prima di scrivere, o no?
Qui Sonia Auci stessa, nella sua pagina su facebook ringrazia per le cotenne.......
Difficile sapere se questa personalissima interpretazione della realtà praticata da chi avrebbe il dovere di una corretta informazione, sia una maschera consapevole o superficialità o colpevole disinformazione, ma resta certo un fatto ed è che quand'anche non fosse voluta, la funzione ed il risultato della malainformazione, è di agevolare sia il maltrattamento che i traffici.

I FATTI: SONIA AUCI DENUNCIATA PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

FORESTALE: SIGILLI A UN RIFUGIO PER ANIMALI NELL'HINTERLAND MILANESE

Circa 100 cani ma anche una decina di cavalli erano tenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, in totale sporcizia e privi di riparo. Denunciata per maltrattamento la titolare dell'associazione che gestiva la struttura

Comando Provinciale Milano

Milano, 30 novembre 2010 - Un centinaio di cani, ma anche dieci cavalli, un maiale e un agnello esposti alle intemperie e alla sporcizia più totale, è quanto apparso agli agenti del Corpo forestale dello Stato sopraggiunti in un ricovero per animali nel comune di Nerviano (MI) gestito da un'associazione che opera da anni nel settore. Sono scattati i sigilli per la struttura e la denuncia per la titolare che la gestisce.
Diverse le Forze schierate in quest'operazione di polizia veterinaria per la tutela del benessere degli animali: gli agenti del Comando Stazione forestale di Garbagnate Milanese  affiancati dal personale del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Milano, i medici del Servizio Veterinario del II Distretto di Milano  (Parabiago-Castano Primo) e la Polizia Locale del Comune di Nerviano.
I cani, meticci o di razza e di diverse taglie ed età, erano ospitati in ricoveri fatiscenti, maleodoranti, cosparsi di escrementi e realizzati con scadenti materiali di risulta, contravvenendo a norme igienico-sanitarie e di sicurezza.
I cavalli, tenuti senza un'adeguata disponibilità di acqua pulita e cibo, erano privi di idonei ripari dalle intemperie. All'interno della struttura i cani giravano liberi, in branco, costituendo con la loro aggressività una continua minaccia per gli equini che sono stati infatti ritrovati in evidente stato di stress.
Durante i controlli è stata persino rinvenuta la carcassa di una cavalla, morta da qualche giorno e occultata con teloni e bancali di legno. E a fare da cornice all'inquietante scenario c'erano anche carcasse di veicoli e cumuli di rifiuti di varia natura.
La titolare dell'Associazione è stata segnalata all'Autorità Giudiziaria per delitto di maltrattamento di animali e per violazioni delle normative su gestione e smaltimento dei rifiuti.
A seguito del sequestro, convalidato nel frattempo dalla Procura della Repubblica di Milano, gli animali sono stati trasferiti in idonee strutture ricettive della zona.
Sono tuttora in corso indagini da parte della Forestale mirate soprattutto ad accertare la provenienza degli animali e a smascherare il presunto lucro nascosto dietro l'attuazione di  tali illeciti.


Questa delle Auci, due sorelle, è una storia molto vecchia e molto nota, ovviamente per chi voleva informarsi ed essere informato, ovvero per chi ha un sincero interesse per il benessere animale e non per qualcosa che si spaccia per animalismo ma certo è altro......di seguito una nota su facebook che segnala sia la vicenda che un suo un proseguo di cui parlerò in un successivo articolo, a dire il "canile" in Molise. Qui si dice chiaramente di amicizia coi trafficanti delle sorelle Auci e la nota è su facebook, firmata con nome e cognome.


Nel documento che segue si parla di attività già nota nel 1993........per chi si è occupato di esportazioni.......e quindi anche qui si confermano attività e loro durata.

RE: urgentissimo al rifugio elsa di baranzate di bollate (mi)



ATTENZIONE non fatevi fregare da questi appelli,
si tratta delle Sorelle Auci.
La situazione del 1993 si ripresenta, per chi si è occupato di esportazioni anche in anni passati questi nomi dovrebbero dirgli qualche cosa, a queste
persone gli sono stati offerti enormi aiuti, ma continuano a tenere gli animali in una discarica abusiva.
Bruno
>-- Messaggio originale --
>From: "Francesca" <francesca@cuccefelici.com>
>To: <Undisclosed-Recipient:;>
>Subject: urgentissimo al rifugio elsa di baranzate di bollate (mi)
>Date: Fri, 7 Nov 2003 20:00:23 +0100
>Reply-To: animali@peacelink.it
> 
> 
> 
>----- Original Message -----
>From: wilma
>To: Francesca (by way of niseema@tin.it)
>Sent: Friday, November 07, 2003 11:55 AM
>Subject: URGENTISSIMO!
> 
> 
>Cara Francesca, c'è un'emergenza urgentissima e pochissimo tempo per salvare
>questi gatti. T'inoltro la segnalazione, che si può fare? Pe favore fammi
>sapere qualcosa, è una situazione straziante.
>Grazie
>Wilma Maria
> 
> 
> 
> 
>La sorella di una mia cara amica si occupa di circa 40 cani e 20 gatti
al
>Rifugio Elsa di Baranzate di Bollate, in provincia di Milano.
>Dato che la zona in cui risiede questo rifugio (purtroppo abusivo) è
>frequentata da zingari e drogati, le forze dell'ordine hanno deciso di
>recintare la zona per evitare altri problemi e vogliono sfrattare questi
>poveri animali.
>Stamattina l'USL, i carabinieri e la polizia si sono presentati al rifugio
>con la pretesa di sopprimere parte degli animali (vale a dire quelli vecchi
>oppure ciechi oppure senza una zampa, ecc.).
>La persona che si occupa di questi animali è riuscita ad ottenere tempo
fino
>a Domenica, ma poi dovrà andarsene.
>Lei è d'accordo che gli animali vengano spostati in altra struttura, ma
>assolutamente non acconsente alla soppressione di nessuno di loro.
>Possibile che la legge consenta uno strazio simile?
>Aiutatemi a passar parola, io sto scrivendo a tutti, anche al Gabibbo e
>Costanzo, chissà che non si riesca ad ottenere qualcosa.
>Grazie dell'attenzione!!! 

DOMANDE LEGITTIME ED ALCUNE INQUIETANTI RISPOSTE

DAL FORUM DI CLINICA VETERINARIA.ORG   HO ESTRATTO ALCUNE PARTI EVIDENZIANDONE I CONTENUTI

revolution_luna: Sono state aperte diverse discussioni per aiutare il rifugio, io ci sono anche andata qualche volta con Vale77 e Ginapina.

LA NOSTRA VISITA

EMERGENZA COPERTE

Cercando per il forum comunque ne saltano fuori tanti altri. C'è stato anche l'inviato di Striscia la notizia Edoardo Stoppa e l'hanno aiutata anche i ragazzi dello Zoo di 105. Ieri l'amara scoperta, un articolo di giornale:


La proprietaria, Sonia Auci, denunciata. I 90 cani smistati nelle altre associazioni

POGLIANO - Sigilli al «Nuovo rifugio Emma». La struttura per cani, molto nota in zona per gli appelli della sua responsabile Sonia Auci , è stata messa sotto sequestro dopo un'attività congiunta del Corpo forestale dello Stato, Asl e Polizia locale. Dal sopralluogo effettuato, i tecnici hanno valutato le condizioni in cui si trovava il rifugio e hanno trovato la struttura in pessime condizioni. Tanto che per la responsabile del rifugio è scattata una denuncia per maltrattamento di animali e gli animali che erano custoditi sono stati smistati in centri della zona sotto la custodia del Comune. L'operazione è avvenuta martedì 30 novembre: agenti del Corpo forestale, agenti della Polizia locale di Nerviano e personale del servizio veterinario dell'Asl si sono presentati al rifugio che, come noto, sorge sul confine tra Pogliano e Nerviano, all'interno del Parco del Roccolo. Una lunga attività di accertamenti che si è conclusa in serata. Al termine, il verdetto: messo sotto sequestro il rifugio così come la novantina di cani presenti, 10 cavalli adulti, un pony e un maiale. La situazione era stata segnalata alle autorità che hanno voluto così andare a chiarire il tutto. Con l'operazione di martedì le autorità hanno rilevato cani che giravano in mezzo al fango ed escrementi, cavalli malnutriti, un grande degrado che era incompatibile con la permanenza di animali. Oltre a questo il dito è stato puntato contro la rete metallica di fortuna utilizzata per perimetrare il rifugio, sulle cataste di materiale abbandonato sul terreno, tettoie realizzate con materiale di risulta. Insomma, nulla di tutto quello che servirebbe in un rifugio ad hoc. Durante l'operazione è stato rinvenuto anche un cavallo privo di vita: si trovava sul terreno ed era stato coperto. Lo stesso cavallo, poco prima, aveva necessitato di cure tanto che sul posto erano intervenuti anche i vigili del fuoco per rimetterlo in piedi. Insomma, le autorità hanno constatato che quel luogo non era assolutamente adatto ad ospitare gli animali. Ora resta da vedere come si evolverà la questione con l'area del rifugio a disposizione del pm per le indagini. Come detto, il rifugio è molto conosciuto: tanti gli appelli della sua responsabile in televisione. Ad esempio, sulla Rai ma anche a Canale 5 a «Striscia la notizia». Sempre difficile la vita della struttura che recentemente aveva preso contatti col Comune Arconate dove già si stava predisponendo il terreno che sarebbe la nuova sede. 
fonte: www.settegiorni.it
Non so davvero coda dire, le nostre ricerche con i volontari continuano, provo solo un gran magone per quei poveri animali, che nulla centrano qualunque sia la verità

revolution_luna Capisco Miss..
Resta anche da capire un altro fatto da non prendere alla leggera. Non lavora e ha un figlio piccolo, di cosa vivono? Non vivono in strada eh..
Salti mortali o no, credo comunque che se le hanno sequestrato tutti gli animali un mitivo ci sarà, lo sappiamo bene quanto sono lente le azioni di solito, qui è anni che si và avanti




revolution_luna Metto qui uno spunto di riflessione. Se vivessimo una situazione di emergenza, pochi soldi, troppi animali, sfratto esecutivo, davvero ci faremmo mandare altri cani dal sud? Così diventerebbero sempre di più e di più e ancora di più..
Con i cavalli veniva fatta la "pet teraphy" senza permessi e senza qualifiche..
Insomma al momento è difficile stabilire la verità, ma tutta questo splendore all'orizzonte non si vede



revolution_luna  Ho sentito parlare del rifugio Elsa, evidentemente non è la prima volta, ma spero che sia l'ultima.
Però.. 20 anni (20!!)..
Si sono svegliati solo ora? Qual'è stata la fine del rifugio Elsa? Sequestrato anche quello oppure chiuso volontariamente dalla signora? (nell'articolo però c'è scritto Rosa, che io sappia si chiama Sonia)

revolution_luna Sto leggendo appunto della discussione con Mazzoli. Io credo che già il fatto che dei personaggi conosciuti ti diano una mano, sia già un gesto grande.
Purtroppo ha sempre avuto il difetto di pretendere, sempre di più sempre di più, ma lo faceva con tutti.

Le ho sempre sentito dire che i cani erano intestati a lei, ma poi ho letto che aveva anche cani di privati in verità. Addirittura un volontario su facebook le aveva dato in stallo un cane microchippato a suo nome e ne ha perso le tracce, spero che possa risalire a lei tramite il numero di microchip.
Ma non solo, ho letto anche di cani spariti, di cani uccisi e di poche spiegazioni. E' ovvio che bisogna attenersi a ciò che si legge, ma la verità la saprà solo lei.

Ho letto dei topi, ma è abbastanza ovvio in un posto esterno, isolato, che ci siano dei topi e probabilmente finivano anche nelle ciotole. Questa non è certo una colpa.
I soldi per Arianna saranno serviti per le cure post operazione, anche se il servizio sanitario è gratis, non sono gratis tutte le cure successive magari..

Per quanto riguarda la macchina, che dire.. E' vero che non avevano pistole alla tempia, ma secondo me (secondo me) una macchina usata da meno soldini e usare i soldi per sistemare il rifugio non sarebbe stata una cattiva idea.
Poi ripeto ciò che non capisco, non lavora, con cosa vive?


QUI DI SEGUITO L'ARTICOLO CITATO NEL FORUM CHE TESTIMONIA  E CONFERMA ANCORA UNA VOLTA LA TRADIZIONE DELLE SORELLE AUCI IN FATTO DI ABUSIVISMO E NON SOLO.........



  • Corriere della Sera 02 dicembre 1998




  •   Arriva un' autobotte con 8 mila litri d' acqua al rifugio di Baranzate rimasto da una settimana all' asciutto
    Dissetati dai pompieri cinquanta cani e trenta gatti
    Rifornimento idrico bloccato dal gelo e non piu' riattivato perche' fuorilegge
    Arriva un' autobotte con 8 mila litri d' acqua al rifugio di Baranzate rimasto da una settimana all' asciutto Dissetati dai pompieri cinquanta cani e trenta gatti Rifornimento idrico bloccato dal gelo e non piu' riattivato perche' fuorilegge BOLLATE - Ottomila litri di acqua per salvare cinquanta cani e trenta gatti del rifugio "Elsa" di Baranzate. A "fare il pieno" a dieci cisterne che consentiranno di dissetare gli animali almeno per qualche settimana, e' arrivata, ieri mattina, una autopompa dei Vigili del fuoco di Milano. L' allarme era stato lanciato dalla responsabile rifugio, Rosa Auci, che a causa del gelo ha visto interrotto il collegamento idrico con una vicina azienda. "Il problema c' e' da una settimana - racconta Rosa Auci -. Il gelo ha fatto saltare i tubi che ci collegavano all' impianto di un' azienda che confina con noi e alla quale pagavamo l' acqua consumata. I lavori per riattivare il collegamento con l' acquedotto comunale effettuati da questa ditta, hanno pero' escluso il nostro rifugio. In questi giorni ci siamo arrangiati con le scorte che avevamo ma gia' lunedi' pomeriggio i cani e i gatti erano all' asciutto". Rosa Auci, preoccupata per la stessa sopravvivenza dei suoi ospiti, si e' rivolta al Comune: dove pero' hanno potuto fare ben poco per accontentarla, in quanto il canile si trova nell' ex cava Ronchi che dovra' essere bonificata e dove per il momento e' impossibile portare la corrente elettrica, il gas e l' acqua. "Non avendo altre alternative, per non far morire di sete i miei animali, ho chiamato prima i vigili urbani e poi i pompieri chiedendo loro aiuto", racconta ancora la responsabile del rifugio. Ieri mattina nell' ex cava e' arrivata l' autobotte da Milano che ha scaricato nelle cisterne gli ottomila litri di acqua. "Per il momento il problema e' stato risolto, ma fra qualche settimana con i miei cani e i gatti saremo di nuovo all' asciutto - aggiunge Rosa Auci -. La mia speranza e' di trovare una cascina nella zona dove ospitare tutti questi animali. Sono disposta a pagare acqua, luce e gas purche' possano vivere serenamente". Il rifugio Elsa accoglie da alcuni anni cani e gatti randagi che sopravvivono grazie alla generosita' degli abitanti della zona e di alcuni volontari. S. Sa.


    NONOSTANTE QUESTA DOCUMENTAZIONE FACILMENTE REPERIBILE IN INTERNET, STEFANIA PIAZZO LA PROPONE COME UNA PERSONA AFFIDABILE E UGUALMENTE STOPPA DI STRISCIA LA NOTIZIA.
     MI CHIEDO COME SIANO QUANTIFICABILI I DANNI PROVOCATI DA TALE MALAINFORMAZIONE...100 CANI MORTI? ALTRI 100 SPEDITI? ALTRI 100 RUBATI? IN COSA SI E' TRASFORMATO QUESTO FALSO RACCONTO DISINTERESSATO ALLA REALTA' DI SOFFERENZA DEGLI ANIMALI? 
    CHE NECESSITA' SODDISFA QUESTO FALSO? PERCHE' AIUTARE UNA PERSONA CHE MALTRATTA E FA' SPARIRE I CANI ANCHE CEDENDOLI A TRAFFICANTI, PRESUMIBILMENTE QUINDI PER ESSERE USATI NELLA SPERIMENTAZIONE? PERCHE' NESSUNA  ASSOCIAZIONE L'HA DENUNCIATA?

    In sintesi, tutta l'informazione ufficiale ed ufficialmente accreditata come "animalista" non sapeva nulla dei trascorsi ventennali delle sorelle Auci, e nessuno di costoro è stato in grado di vedere e capire lo stato degli animali costretti nel "rifugio" col non piacevole risultato di permetterle di perpetrare i suoi comportamenti certamente non trascurabili se parliamo di maltrattamento, furto, uccisione, cessione ai trafficanti secondo quanto è dato leggere. 
    Ma io continuo a pormi la domanda: perchè tanta cecità e di tutti?
    Forse che si voglia proporre un "animalismo" senza imperfezioni? Tutti buoni? Ma allora non è nè umano nè reale. E cos'è allora? 
    A mio avviso, è solo l'inaffidabile immagine di un potere travestito da "animalismo" ma che nulla ha veramente a che fare con la tutela degli animali.
    E ora una domanda dalla difficile risposta: sopra ho riportato un documento con scritto quanto segue "per chi si è occupato di esportazioni anche in anni passati questi nomi dovrebbero dirgli qualche cosavalutando questo e considerando che i nostri cani finiscono per lo più in Germania, che siano state proprio le organizzazioni tedesche, quelle per lo più senza regolare licenza di commercio di animali, quelle senza nessuna tracciabilità dei cani, quelle a cui li ha ceduti Sonia Auci?

    Alma Galli

    lunedì 20 dicembre 2010

    Elenco di Organizzazioni animaliste tedesche che presentano dei problemi...

    Für eine bessere Spendenkultur

    pubblico l'elenco delle organizzazioni animaliste tedesche che a seguito delle indagini fatte da Charity watch, risultano presentare dei problemi. 

    Tra queste, molto importante l'organizzazione animalista Tasso e V., senza nulla togliere alle  altre  qui presenti, che importano cani italiani.

     Purtroppo questo elenco di realta' organizzative che risultano dall'inchiesta scarsamente affidabili, non e' mai in nessun caso e per nessun motivo, diffuso in Italia e le stesse organizzazioni che sono qui chiaramente indicate, continuano imperterrite a far incetta dei nostri cani e dei nostri gatti. lo fanno diffamando continuamente, quotidianamente ed in modo pesantissimo sia l'Italia che gli Italiani presentati per lo più come torturatori, incapaci di sentimenti di pieta' e di responsabilita' verso gli animali. da qui, la necessità del prezioso intervento germanico. 

    personalmente considero ormai l'italia, una "colonia animalista tedesca", atta a soddisfare tutti i loro appetiti e da questo fatto sostenuto da molte collaborazioni con "associazioni animaliste" italiane e loro accoliti, nasce lo stato attuale di degrado dell'animalismo in Italia. Il randagismo non si placa perchè non conviene e le nascite continue servono a tutti....il guadagno dei canili privati è noto, ma quello dei traffici, qual'è?


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    • Name des Vereins oder Organisation
    Von CharityWatch bewertete Organisationen: 48