C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

giovedì 16 agosto 2012

ETN E I SUOI CHIRURGHI

Questo video documenta un intervento eseguito dall'equipe dell'organizzazione animalista ETN, è visibile qui, è stato caricato in data 30 gennaio 2012 ed è quindi attuale.
Di queste sterilizzazioni in Ucraina si parla qui:

E su facebook qui, dove il fatto è ampiamente pubblicizzato ed è funzionale  alla richiesta di aiuti, che si possono offrire tramite acquisti fatti presso un'azienda di prodotti per animali e gadget vari, (la ditta che li vende è partner dell'organizzazione animalista Wahro),  oppure si può contribuire con  donazioni direttamente all'organizzazione Wahro stessa, dedita dall'Austria all'aiuto dei randagi ucraini.
Anche ETN, sul suo sito, chiede offerte per le sterilizzazioni che pratica la sua equipe, quindi la stessa azione è elemento che motiva la richiesta di offerte da parte di due organizzazioni animaliste differenti: ETN e WAHRO
Dell'uso delle offerte come della realtà economica di ETN, (qui).

I chirurghi del filmato sono gli stessi che hanno sterilizzato gli animali della Lida Olbia.
Il racconto dell'evento pubblicato da L'UNIONE SARDA e diffuso in facebook
Il filmato delle sterilizzazioni fatte alla Lida Olbia qui,  naturalmente girato con una coreografia rassicurante come lo è la musichetta di sottofondo.
 I chirurghi in Ucraina
gli stessi chirurghi sterilizzano cani e gatti alla Lida Olbia
lo straccio però è rosso e certamente questo fà la differenza
ETN presenta qui la sua equipe e specifica  quale sia il costo degli interventi  praticati ed  a cui sarebbero destinate le offerte.
ETN si propone inoltre per corsi di formazione di veterinari.
Della disponibilità di ETN per chi abbia necessità di praticandato, se ne parla (qui)

Mi auguro non si intenda l'offerta  di questi  interventi a basso costo, come un'opera di pietà verso i randagi perchè se così fosse, non sarebbero spiegabili i conti in attivo di ETN come la sua non trasparenza nella gestione delle offerte che portano a questa risoluzione: "Relativamente al divieto imposto recentemente dalla ADD di Trier, di raccogliere fondi, divieto purtroppo valido solo per il Land Reno-Palatinato, si rafforzano i pesanti dubbi sull’uso corretto delle offerte e delle quote dei soci da parte dell’associazione che ha fondi milionari."

Non commento il video, è inaccettabile quanto documenta.
Mi auguro serva a chi ne ha il potere, ad impedire che situazioni simili possano ripetersi anche in Italia.
Dovrebbe essere anche premessa di un reale controllo sull'operato delle "associazioni animaliste"  italiane ma anche straniere, quando si assumano la responsabilità di animali italiani.

Alma Galli