C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

sabato 26 marzo 2011

IL CHIP DEL CANE AMPUTATO DI TRE ZAMPE

L'ANAGRAFE CANINA NAZIONALE E REGIONALE E' UN GRANDE BLUFF E IL CASO DEL CANE CHE HANNO CHIAMATO DREAM, NE E' LA PROVA!!!

pubblicata da Elena Maria Caligiore il giorno sabato 26 marzo 2011 alle ore 16.06
Oggi su PLF insieme a criticabili e non accettabili  fatture  di misere spese per il povero cane al quale "avrebbero"amputato tre zampette, e' stato pubblicato anche  il referto sul cane  redatto dal  Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie di Ozzano dell'Emilia. Tale referto è datato 24/03/2011 ed è firmato dal  Sanitario Referente,  Prof.  Antonio Venturini e dal Direttore Sanitario, prof. Paolo Famigli Venturini.
Ho cominciato a leggere tale referto ed ho immediatamente  notato il   numero di chip del cane.
In  diversi avevamo chiesto di conoscere  tale numero di chip  ed  alla domanda sul chip  avevano risposto con la solita inflazionata privacy.
E'  stato  anche detto  in alcune comunicazioni fatte da chi si e' intestato il diritto ed il monopolio delle informazioni sul cane  che, il cane se lo e' intestato Alessandra Cotti.
 Ci  preme  sapere come  quando  Alessandra Cotti si e' intestata il cane e quindi  che venga  pubblicato il certificato dell’anagrafe canina.
Quale  passaggio di proprieta'   dal Comune o dal proprietario , semmai il piccolo avesse un proprietario,  e' avvenuto formalmente a favore di Alessandra Cotti?
Venga mostrato quindi  il certificato di iscrizione  dove risulta il cedente ed il nuovo adottante.
Una cosa  però pare  certa , il Dipartimento suddetto attraverso i suoi due massimi responsabili dichiara un numero di microchip e si presume  che sia stato letto dal personale ospedaliero e non  solo comunicato dalla signora Cotti Alessandra che ha "presentato" il cane ad Ozzano  dopo averlo prelevato a Catania.
Prelevato come?  Da CHI? Perchè  tanto riservo?
Adesso  dichiarano che le cure  se le vuole intestare e quindi coprire  l’associazione “Lamento  Rumeno” e ci sentiamo ancora più angosciati nel pensare che questa creatura stia diventando un povero cane conteso da TUTTI e chissà poi a che scopo.
 Dopo far notare che  nel referto vengono confermate ferite  che erano evidenti in alcune foto, ferite diffuse all’arto anteriore sinistro,nella testa  , fratture alla coda che hanno richiesto l’amputazione di parte di essa durante l’intervento chirurgico eseguito  giorno 21marzo 2011 (ci piacerebbe sapere come il povero cane  avrebbe scodinzolato  come veniva affermato in alcuni commenti da volontarie animaliste).
Il  n. di microchip  380260010034952  del cucciolone  cui "avrebbero"amputato le zampe  e  che viene riportato nel referto di cui sopra, risulta registrato presso il Comune di San Giorgio di Piano -Provincia di Bologna e risulta anche una indicazione di un canile dove  potrebbere essere stato apposto .
Ma queste  ultime del canile sono  solo  mie  supposizioni e non mi piace andare avanti senza prove.  Aspetto di sapere e comunque  sembra piuttosto strano che un cane in quelle condizioni , conosciuto e sotto gli occhi  di tutto il  mondo animalista  possa partire  in aereo con la compagnia aerea Alitalia senza un benemerito microchip ed arriviare a  Bologna e poi  vi venga apposto il chip  non certo presso la clinica veterinaria dove è stato ricoverato ma probabilmente presso l'ambulatorio sanitario di un canile della citta dove è stato registrato.
Ma allora l'obbligatorietà del microchip serve ai Comuni solo  per battere cassa  a spese dei cittadini ignari ?
Per multare chi ha un cane anziano già prima che fosse istituita presso il Comune di appartenenza la stessa anagrafe canina e se non lo aveva abbandonato prima che motivo avrebbe di abbandonarlo dopo 14 anni di convenienza??  Oppure  il chip serve davvero per la tracciabilità dei cani e per  prevenire gli abbandoni??
Se deve essere obbligatoria l'iscrizione all'anagrafe canina   e lo è,  dobbiamo pretendere che almeno funzioni  bene e non sia un arma a doppio taglio per i cittadini che amano i cani e li adottano!!!!

Microchip di Dream il cucciolone cui "avrebbero" amputato tre zampe.
DOPO QUESTA NOTA TUTTI PARLERANNO DEL CHIP DI DREAM E TUTTI DIRANNO LA LORO E INIZIERANNO I COMMENTI DIFFAMATORI MA IO SONO SEMPRE QUI A CHIEDERE VERITA' E TRASPARENZA SUL CASO DEL  CUCCIOLONE CON LE TRE ZAMPE AMPUTATE, NON MI PIACE DARGLI IL NOME DI UNA BARCA DI RICCONI CHE HANNO LA SPUDORATEZZA DI  CHIEDERE IN FB LENZUOLA E CIBO PER  IL PICCOLO!!

Nessun commento:

Posta un commento