C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

lunedì 27 aprile 2015

WAHRO: PRESIDENTE SOTTRAE 50.000 EURO


Un 47enne della provincia di Gmunden, nella sua qualità di presidente dell’associazione per la protezione degli animali “WAHRO”, nel periodo dal giugno 2012 all’aprile 2015, si sarebbe appropriato di 50.000 euro di donazioni. 200.000 euro sono stati ottenuti attraverso inserzioni su Internet. Pare che il sospettato abbia deciso in autonomia l’utilizzo del denaro spendendolo per sé, come ha dichiarato martedì la polizia austriaca.
L’uomo ha fondato l’associazione all’inizio del 2012, insieme a una persona ucraina conosciuta su Internet. L’associazione aveva il fine di risolvere i problemi della tutela degli animali in Ucraina. "WAHRO" si occupava di questioni sanitarie e di segnalazioni di avvelenamenti. Altri membri della direzione si concentravano invece sulle attività di finanziamento attraverso Internet.

L’associazione viene sciolta
In seguito a una denuncia sporta all’inizio di quest’anno, è stato evidenziato che il presidente dell’associazione disponeva del denaro senza prendere accordi con gli affiliati ucraini e senza delibera dell’amministrazione dell’associazione utilizzandoli per vivere, per viaggi all’estero, per computer, cellulari e altro. L’associazione è ora sciolta e il conto, sul quale continuano ad arrivare donazioni, è stato bloccato. I beni sono stati confiscati. E’ ancora in corso l’accertamento sull’entità effettiva della truffa.

Maggie Entenfellner: "Il marchio di qualità sulle donazioni dà sicurezza"
"E’ un vero peccato che persone come questa danneggino l’immagine di associazioni serie” afferma la redattrice di   "Krone" Maggie Entenfellner. "Raccomandiamo di offrire donazioni solo ad associazioni che dispongono del marchio di qualità". Questo marchio garantisce controlli esterni e l’utilizzo conforme delle donazioni. “La nostra associazione   'Freunde der Tierecke' dispone di questo marchio e va oltre: tutte le spese di amministrazione e per il personale sono gestite dalla rivista Krone. Ciò significa che ogni centesimo arriva al suo scopo, vale a dire agli animali”.

Il Presidente su fb (qui)
Il Presidente di WAHRO risulta aperto alle collaborazioni. 
Eccolo in visita al rifugio Italia nel l'ottobre 2014(qui)a confermare un rapporto consolidato negli anni. 
E come non pensare al destino che li ha accomunati anche nel tempo della disgrazia con una contemporaneità inquietante nell'aprile 2015: per il presidente di WAHRO l'emergere della sottrazione di denaro, lo scioglimento dell'associazione, il blocco delle donazioni. Per Cisternino la distruzione del rifugio Italia, a cui seguono infiniti appelli per le donazioni che sembrano infatti fluire abbondantemente da più parti. Nonostante la difficile condizione attuale del popolo ucraino, molti di loro donano con generosità per il nuovo rifugio, dimostrando che non sono cattivi ed insensibili carnefici, come veniva raccontato dai membri di WAHRO ed amici. 
 2013
Qui nel 2012 quando nasce l'organizzazione austriaca WAHRO

Ricordando la regola di fare attenzione alle amicizie (vale per tutti e per me per prima), resta il fatto che queste notizie rattristano, disorientano e confermano la necessità di non credere mai ai racconti se non ampiamente documentati.
Intanto la pagina di WAHRO in fb (71.000 mi piace!), resta senza dar notizia del grave fatto, ma resta soprattutto come documento di come si possa e sia facile, abusare della carità.  (qui)

 A volte le cose sono proprio come sembrano, ecco tutto. [Charles Bukowski]


Alma Galli M.A.R.E.


Della vicenda Ucraina si è detto (qui)(qui)(qui), (qui)

GERMANIA: RIFUGI IN FALLIMENTO E IMPORTAZIONE ILLIMITATA DI RANDAGI/MERCE

Di seguito la traduzione di un articolo che illustra la tragica situazione economica dei rifugi per animali in Germania e sorprendenti zone grigie sulle competenze di istituzioni ed organizzazioni animaliste destinate alla tutela degli animali, e dove ancora non è chiaro neppure, quando un animale possa essere definito "randagio" e dove pare che in questa categoria rientrino, incredibile ma vero, solo gli animali PERSI, non quelli vaganti nè quelli abbandonati!!
La domanda ovvia è come mai, trovandosi a non poter più far fronte ai costi di gestione dei suddetti rifugi e nell'impossibilità a breve di aiutare i loro animali bisognosi, tanti presunti animalisti tedeschi si dedichino ad una massiccia quanto sconsiderata importazione di cani e gatti da altri Paesi. Dall'Italia vengono portati via anche cani che hanno adozione sul posto, per essere venduti in Germania. Che la spiegazione sia proprio nella magica parola VENDERE e conseguente reddito?!

Prelevare cani dai canili sottraendoli a buone adozioni sul posto, cercare di prelevarli senza i documenti di legge, usare prestanome per finte adozioni e mentire sulla reale attività di questi ultimi che commerciano cani italiani e di altri paesi, diffamare canili NON LAGER italiani, tutto questo non è certamente animalismo, ma pare simile invece ad organizzazione di altro tipo che in Italia chiamiamo MAFIA. Una mafia molto ben organizzata ANCHE sul territorio italiano e difficile da scalfire.


Molti rifugi per animali si trovano in una situazione finanziaria d’emergenza. I motivi stanno nella riduzione delle donazioni,  ma anche i Comuni sono responsabili di questa situazione. 
Jeff salta nervoso nella sua gabbia e si unisce al coro di abbai. E’ stato portato al canile di Colonia-Zollstock sei mesi fa, dopo essere stato trovato in un parco. Il canile Konrad-Adenauer dà asilo a 300 animali. Ma per quanto ancora? Gli esercenti stanno finendo il denaro.
"Se la situazione non cambia, riusciremo a resistere due-tre anni al massimo” afferma Silke Schmitz del canile di Colonia, costituito nel 1868. La protezione animali di Bonn dice che questo non è un caso isolato. Un canile su due rischia il fallimento.  
I motivi starebbero nella diminuzione delle donazioni, dei contributi dei soci e delle sponsorizzazioni, afferma Marius Tünte, portavoce dell’associazione per la protezione animali alla quale sono affiliati 500 canili di tutta la nazione. Dalla riduzione delle entrate, avvenuta in concomitanza alla crisi del 2008,  non vi è più stata ripresa.  
Nel contempo, cresce il numero di animali consegnati ai canili per motivi economici. Inoltre, gli animali soggiornano per un periodo maggiore nelle strutture, con conseguente aumento esponenziale dei costi

I costi di gestione del canile Konrad-Adenaue ammontano, ad esempio, a circa 800.000 euro all’anno “e le nostre riserve sono quasi esaurite.
Come la maggior parte delle città, anche Colonia deve risparmiare. Una portavoce del Comune dichiara tuttavia che “La città è disposta a condurre trattative”. Colonia ha stipulato contratti con diversi canili, le modifiche devono essere applicate a tutti. “Per questo i rifugi con strutture diverse, dovrebbero essere tutti dalla stessa parte”. E ciò non è così semplice.  
"I canili svolgono un compito che va a vantaggio dei comuni, ma i comuni non vogliono pagare” critica la veterinaria Ralf Unna, di Colonia – Zollstock e vicepresidente dell’associazione regionale per la  protezione animali del Nordreno-Westfalia. Il portavoce dell’associazione per la protezione degli animali Tünte calcola:un cane costa in media 21 euro al giorno, un gatto 10 euro. (ci raccontano come mafiosi per i nostri canili dove i gestori TUTTI si arricchirebbero sulla pelle degli animali a d una media di 3, 4 euro al giorno per cane, e loro chiedono 21 euro al giorno per un cane  e 10 per un gatto!!!)  I Comuni coprono in media solo un quarto delle spese sostenute per gli animali trovati.  
Definiamo un termine: cos’è un “randagio”?
Le città la vedono diversamente: “Randagi sono solo gli animali che si sono perduti”(?!!), precisa Anne Wellmann, referente legale dell’associazione di città e comuni del Nordreno-Westfalia. “Nella definizione di randagio non rientrano né gli animali abbandonati, né senza padrone e vaganti”(ma allora chi è randagio?!! Ancora non lo sanno, è UNA ZONA GRIGIA!!!). Occuparsi di questi animali non sarebbe quindi un compito del Comune, bensì delle associazioni per la protezione degli animali. La controversia gira quindi attorno al concetto di animale randagio. “Siamo in presenza di una zona grigia, non regolamentata con chiarezza dalle leggi”afferma Wellmann. 
Diversi sono anche gli accordi stipulati fra i singoli Comuni con i rifugi. “Abbiamo valutazioni che vanno dall’ ‘ottimo’ al ‘pessimo’, spiega Tünte. "Abbiamo bisogno di una regolamentazione unitaria che definisca un quadro ragionevole nell’ambito del quale i Comuni debbano fornire sovvenzioni”. Anche la corporazione dei Comuni è favorevole a una tale regolamentazione
Nel Nordreno-Westfalia si sono tenute le prime trattative su questo argomento ma senza risultati concreti, ad ora. I singoli rifugi presentano situazioni finanziarie diverse ma non catastrofiche, afferma il Ministero per l’Ambiente di Düsseldorf. Per alleggerire la situazione a livello locale, la regione mette a disposizione 500.000 euro all’anno. Tuttavia le trattative che regolano le condizioni finanziarie dei randagi sono di competenza dei rifugi e dei Comuni e la regione non può intervenire direttamente.

Un pensiero finale. Resta il fatto che ancora è addirittura da risolvere in Germania, la "zona grigia" su chi sia randagio e chi debba quindi pagare per lui. Data la forte crisi economica di cui testimoniano molti rifugi locali, il dubbio che resta è che a pagare per i NON RANDAGI tedeschi siano i randagi italiani, utili con la loro vendita, a mantenere rifugi, non-randagi e soprattutto pseudo animalisti.

Alma Galli M.A.R.E.

UN'ALTRO CANE (ITALIANO) DEPORTATO E MORTO NEL TERRORE

Di seguito la traduzione di un articolo che racconta un'altra storia atroce, la morte di un'altro cane deportato dall'Italia in Germania. Dilettantismo e superficialità governano le azioni di chi avrebbe dovuto essere responsabile della sua vita. Naturalmente, come sempre, nessun chip viene pubblicato per poter verificare in Italia, il racconto della vita di questo infelice, proposto in Germania e poter capire da dove sia partito e col consenso di chi. 
Il numero reale di nostri randagi che deportati,vengono persi, non lo abbiamo perchè è casuale venga detto e lo si sappia, come non abbiamo altri dati che possano confermare che cani dichiarati persi, lo siano stati tutti realmente  o......resta solo il fatto che: UNA VOLTA DEPORTATI, SONO SPARITI NEL NULLA CON GRANDE SOFFERENZA. 

La conclusione di una ricerca… Krümel vagava solo e spaventato nel  Vogtland (qui)
Berga/Elster: famiglia di Krümel |
Il destino di Krümel ha toccato molti lettori e vi sono state segnalazioni di avvistamenti.
Il 17 marzo 2015 è arrivata la triste notizia del proprietario che aveva sperato fino alla fine: “Krümel è stato trovato morto".

A quanto pare, nella sua breve vita in Italia, ha vissuto brutte esperienze, (Solito racconto documentato da niente) ma poi ha avuto la fortuna  (FORTUNA!!!!) di avere trovato una famiglia che gli ha voluto dare una casa. Purtroppo però era talmente spaventato e non aveva ancora capito che esistono anche persone buone che all’arrivo a Dittersdorf presso Berga è scappato, (Ma com'è possibile che un cane impaurito e selvatico,come tanti che sono deportati, venga prima di tutto portato in Germania in quelle condizioni di paura e di stress, poi trattato in modo da venir immediatamente perso appena preso, e lasciato morire nel terrore?) Da allora ha vagato nella zona di Berga/Hohenleuben sopravvivendo al freddo e al buio. La sua triste storia ha avuto fine.
Anja Schilling e Thomas Reppel non si lasciano scoraggiare da questa triste storia e continuano a combattere per gli animali. ( NO, STATE LONTANI!)
La storia di Krümel raccontata da Anja Schilling e da Thomas Reppel:

Krümel è arrivato in Germania  l’8.02.2015 dall’Italia con un’associazione per la protezione degli animali. Lo abbiamo preso a Norimberga e siamo andati a casa. A Dittersdorf vicino a Berga/Elster, appena dopo il nostro arrivo, è saltato fuori dal bagagliaio.  Fino al pomeriggio di sabato (14.02.2015) è stato avvistato tutti i giorni nelle vicinanze del nostro paese. Abbiamo allestito mangiatoie con cibo e continuato a cercarlo. Da domenica non l’abbiamo più visto e solo ieri ci hanno segnalato che era stato avvistato alla diga di Hohenleuben (Torheit) che è a quasi 10 km di distanza e oggi potrebbe essere chissà dove….

Krümel è pauroso! Questo significa che non deve essere pressato, chiamato o incitato! L’effetto sarebbe contrario e porterebbe Krümel a scappare in continuazione! Diversi tentativi di catturarlo sono già falliti. Anche la narcotizzazione a distanza non è una soluzione perché potrebbe continuare a correre per altri 5-10 minuti e verrebbe perso di vista.
Krümel ha 6 anni ed è quindi adulto, Porta un collare scuro (non in pelle). E’ chippato e registrato alla TASSO.

Alma Galli M.A.R.E.

GRECIA: CONTO ALLA ROVESCIA CONTRO I TRAFFICI DI RANDAGI

Certamente il conto alla rovescia, almeno in Grecia, è fortunatamente iniziato e speriamo che questo aiuti ad avviare lo stesso processo anche negli altri paesi, Italia compresa, vittime di questa mafia.
L'articolo è leggibile (QUI) e tratta del contrabbando di randagi con le accuse ormai note perchè comuni a tutti i Paesi, ma importante è la dichiarazione sulla realtà dell'eutanasia espressa in modo molto esplicito. E' scritto che: IN GERMANIA, I RANDAGI CHE NON TROVANO ADOZIONE IN 15 GIORNI, SONO SOPPRESSI.L'articolo greco contiene un grave errore, si tratta in questo caso di DEPORTAZIONI DALLA GRECIA VERSO LA FRANCIA (dove finiscono anche molti dei nostri) E NON VERSO LA GERMANIA. L'equivoco è stato chiarito grazie all'aiuto di animaliste straniere che stanno gentilmente collaborando con noi. Abbiamo infatti insistito per avere conferma dei 15 giorni prima dell'uccisione perchè non ne avevamo notizia, quando pare invece siano generalmente 3 mesi. 

Riguardo i 3 mesi di tempo per salvarli comperandoli, si tratta di deportazioni in Germania
Per quello che abbiamo potuto verificare in Italia su cani deportati, malati ad esempio di leishmania, nei pochi casi in cui siamo riusciti ad avere notizie, è risultato che sono stati soppressi velocemente. Si è così arrivati alla conclusione che quando non servano per altroquella dell'eutanasia possa essere una soluzione applicata senza problemi, vuoi per i costi di una terapia, vuoi per esubero, ma questo solo nel caso ripeto, che non servano per altro e nessuno li prenda......e possano eventualmente servire solo a chi concia le pelli. Non abbiamo per ora, elementi per confermare o negare questa pratica su animali sani.
Il fatto che questa accusa sia nell'articolo considerato, tanto esplicita, fà pensare che le prove di un simile comportamento siano state acquisite, dato che la minaccia legale riguardante questi ultimi fatti di denuncia di traffici, è già ampiamente dichiarata da parte di organizzazioni "animaliste" tedesche che vivono il tutto come diffamatorio (!!).
Con l'occasione si ricorda che anche la cessione di animali a studenti veterinaria, è considerata una pratica di adozione (QUI) e (QUI)
E l'appello di un rifugio in fb, dove non si faceva distinzione tra sani e malati
E il rifugio di Berlino (QUI)

Augurandoci DOCUMENTATE smentite, costruite quindi non sull'aggressione della controparte, ma su prove inconfutabili di verità diverse da quelle diffuse, aspettiamo.... e già che ci siete, voleste mai dirci dopo anni, dove siano i cani di Rieti (QUI), ve ne saremmo immensamente grati, perchè anche in Italia aspettiamo risposte, molte. 

Alma Galli M.A.R.E.

GRECIA: 2015 ODISSEA PER I TRAFFICANTI. E' SOLO L'INIZIO!

 La fonte  QUI

L'Ipotesi ha come vittime centinaia di cani randagi probabilmente  destinati ai bui cicli "del sesso" in Germania ed altri paesi del nord Europa. inviati in questi paesi attraverso una falsa Associazione Animalista di una coppia tedesca.  L'ipotesi è sotto indagine del publico Ministero Di Salonicco su denuncia presentata dall' Avvocato.
L' avvocato denuncia una organizzazione con Tentacoli in tutta la Grecia che beneficia della mancanza di controlli da parte dello stato greco (come in Italia) per raccogliere i randagi ed inviarli sia per uso sessuale sia per laboratori di ricerca.  La signora incolpa le autorità dell'aereoporto  "Macedonia" di scarsi controlli.


Più di 600 cani hanno viaggiato da Salonicco ed altri 400 da varie parti della Grecia da Serres, Volos, Drama e molte altre città dove i rifugi hanno gravi problemi.
(da noi non si contano le migliaia e migliaia che partono e certamente ci sono "volontarie animaliste" che ne hanno spediti molti di più. Ed è tutto esattamente come in Italia, dove in cambio di "aiuti" partono cani.) 

E' stato pubblicato QUI un importante aggiornamento della notizia, leggibile nella foto che segue e che testimonia chiaramente come il sistema sia sempre lo stesso, ovvero lo sfruttamento di condizioni di necessità (tanto remunerativa che c'è attenzione a non risolvere il problema), usate per procacciarsi la merce. Questo può avvenire in Italia, anche grazie alla connivenza di finti animalisti e di autorità ugualmente consenzienti. Anche in Italia come in Grecia, l'impegno è nel NON praticare i controlli dovuti.
Purtroppo alla fine del viaggio, non accoglienti adottanti, ma tortura e morte.

Ms. Jolie.

Alma Galli M.A.R.E.

GERMANIA: GIOIA TROVATI I RESTI, MA ALMENO NON ERA SOLA E AL FREDDO IN ITALIA!

Della sfortunata Gioia, vittima di alcuni sedicenti "animalisti" che l'avrebbero "salvata" ho parlato QUI
Ora segue un terrificante aggiornamento, terrificante non solo per la conferma della morte e le modalità della stessa, ma anche per i commenti che accompagnano la notizia, e che lasciano sbigottiti chiunque abbia un normale sentire.
L'AGGIORNAMENTO (QUI) Tra parentesi i miei commenti.
Aggiornamento tradotto:
Mi faccio sentire oggi per l'ultima volta e con brutte notizie. Venerdì ho ricevuto una telefonata dall'associazione Pfotenhelfer che mi ha comunicato che alla fine della via Krähenweg sulla ferrovia erano stati trovati i resti di un animale. Purtroppo, il chip non era più leggibile(Questa è divina provvidenza !!! Così che non si possa risalire a nessun responsabile. Non sapremo mai a chi era intestata in Italia, chi l'ha deportata, chi l'ha venduta e a chi. Ecco proprio così devono andare le cose: chip non leggibile.) ma è stato trovato il collare di Gioia. Era morta da tempo. E' stata ritrovata a circa 1 km da Aubinger Lohe, dove l'ho cercata a lungo tutti i giorni(mah!).
All'inizio di novembre, al tramonto, probabilmente l'ho ancora vista lì. (E da novembre fino a febbraio, cosa ha fatto di concreto per cercarla?)Purtroppo non è riuscita ad avere il coraggio di venire da me. (La colpa è del cane che neppure sapeva chi fosse, dopo un giorno, stravolta per il viaggio e terrorizzata,avrebbe dovuto conoscerla, amarla, andare da lei? E poi che altro? )Sono molto triste, ho sofferto molto per tutta questa storia (lei ha sofferto naturalmente, il problema sarebbe la sua sofferenza) e se dovesse succedermi di ritrovarmi in una situazione simile, non darò più la fiducia ad altre persone leggere(ovvio, la colpa e degli altri, lei non c'entra niente).  Voglio ringraziare Daniela Hüther che ho conosciuto in questa situazione e che mi ha avvicinato ancora di più ai cani( ma anche NO!).
Ringrazio anche Pfotenhilfe che ci ha permesso di fare chiarezza,(quale chiarezza? Miseri resti e forse un collare?) che si sono recati immediatamente sul luogo dopo la segnalazione e che, grazie al loro impegno, sono riusciti a trovarmi grazie al collare.
IL FINALE DEL RACCONTO PER IL POPOLO DI FB, E' DA NON PERDERE PERCHE' E' UN'APOTEOSI DI  INTELLIGENTE  EMPATIA VERSO LA VITTIMA, ECCOLO:
Spero solo che la topina non abbia sofferto troppo (probabilmente è stata investita da un treno) e sono sollevata dal fatto che le siano stati risparmiati i gelidi giorni di fine anno. Almeno è morta libera, altrimenti avrebbe trascorso l'inverno tutta sola su un terreno. Anche nell'Italia del nord fa molto freddo.....

Non c'è una foto dei resti di Gioia, bisogna evitare le brutte immagini, meglio le idiozie rappresentate dal famigerato ponte dell'arcobaleno, da stelline, cuoricini e amenità varie. Documenti MAI. Uso questa, diffusa ieri in facebook e che simbolicamente, può rappresentare molte vittime, compresa Gioia, perchè la morte di questi disgraziati, ha questa faccia.
Premesso che il racconto qui proposto di solitudine e sofferenza in Italia, per Gioia, niente lo documenta; premesso che probabilmente era un cane del sud forse in stallo al nord, è da chiedersi: da quando la libertà è morire macellati da un treno, magari dopo una lunga agonia, dopo essersi persa in un mondo sconosciuto, senza riferimenti, senza cibo, al gelo e dpo un viaggio estenuante? Forse che in Italia non si sia informati sul concetto di LIBERTA'. Ma allora se così è, coloro che sono  donatori e responsabili di tanta libertà, ne possano godere in egual misura  e modo, ovvero che possano finire tutti sotto un treno, che possano morire in solitudine e che i loro resti, NON IDENTIFICABILI, siano ipoteticamente riconosciuti da qualcuno attraverso una scarpa o una mutanda rigorosamente a brandelli.
Secondo la il-logica di questo assoluto DELIRIO, tristemente partorito dalla presunta adottante di Gioia, fuggita terrorizzata dopo UN solo giorno dalla consegna, la vittima avrebbe avuto così l'opportunità di MORIRE LIBERA.

GIOIA MACELLATA FORSE DA UN TRENO, FORSE DA CHISSA' CHI, PERCHE' MAI SAPREMO IN MODO DOCUMENTATO QUANTO E' ACCADUTO REALMENTE, SAREBBE MORTA LIBERA E SENZA DOVER PASSARE L'INVERNO IN ITALIA AL FREDDO.PERCHE'N EFFETTI IL VERO PROBLEMA E' IL FREDDO, PROBLEMA CHE LA MORTE RISOLVE INSIEME A TUTTI GLI ALTRI, MA IN ITALIA SIAMO DURI A CAPIRLO, COSI' DURI CHE INSISTIAMO NEL RIFIUTARE QUESTE LIBERATORIE "ADOZIONI" IN GERMANIA.
Continuiamo così, facendoci strappare l'anima per la sofferenza  procurata ai nostri cani con queste 
deportazioni, o 
cambiamo sistema?!

Alma Galli M.A.R.E.

6 a 0 PER LA GRECIA. ARRESTATI 6 TRAFFICANTI DI RANDAGI IN GRECIA, 0 IN ITALIA DOVE TUTTO "VA' BENE"!

Il 2015 pare iniziato molto bene in Grecia, con l'arresto di 6 trafficanti di randagi. Non possiamo parlare di simili successi in Italia, dove tutto "và bene"!

Và bene
 che i furgoni/camion, vengano ormai da anni, strategicamente riempiti al sabato (come in Grecia) per arrivare a destinazione la domenica e che si urli "ADOTTATOOOO" in fb come altrove, senza ovviamente dire da chi e dove. 
Và bene che presunte "associazioni animaliste" o semplicemente "volontari animalisti"prenotino senza limiti cani nei convenzionati, parcheggiandoli (a nostre spese) fino a quando il numero non sia bastante per un carico verso l'estero.  Và bene che le stesse presunte "associazioni animaliste" prendano soldi (i nostri soldi) per questo servizio che corrisponde generalmente alla vendita dei nostri randagi all'estero a non si sà chi e per cosaVà bene che si neghi l'adozione dei randagi ospitati nei convenzionati, ai cittadini italiani, per deportarli e venderli. Và bene che chiunque, associazioni animaliste e non, si appropri di cani e gatti vaganti e si organizzi per deportarli.
Và bene che Italia e italiani siano costantemente diffamati con campagne denigratorie, praticate dai trafficanti, non considerando il costo del danno d'immagine
 di un intero paese, che ne deriva. Questo solo per giustificare i continui furti di randagi e alimentare il mercato dell'orrore.
Và bene che le nostre tasse servano ad alimentarlo.
Và bene che organizzazioni "animaliste"straniere, dettino legge in casa nostra, diffamando e minacciando chi osi chiedere conto e facendo razzia di randagi.
Và bene che chi vuole trasparenza abbia la vita devastata  e non abbia tutela alcuna.

Di seguito gli articoli che parlano degli arresti in Grecia, purtroppo tradotti con google, ma si capiscono chiaramente in quello che resta il messaggio importante: l'arresto di chi, fingendosi animalista, vende randagi a laboratori e bordelli.
Un grazie a chi in Grecia, ha combattuto per arrivare a questi arresti.



Polizia-Voice blog ➤  (QUI)
Anello Trafficking smantellato grandi cani randagi dalla Grecia alla Germania - Tre arrestati all'alba in El Venizelos. 

Smantellato dalla polizia di Eleftherios. Venizelos trading e anello traffico cani randagi internazionali dalla Grecia in Germania. 

All'alba, sono stati arrestati un greco e due tedeschi che hanno cercato di trasferire a Monaco e Amburgo, quindici cani randagi in cattive condizioni. Questi in base alle informazioni provenienti da associazioni animaliste, sarebbero stati utilizzati sia come animali da sperimentazione nei laboratori che nei bordelli, in Germania. 

La polizia aveva informazioni che ogni fine settimana il circuito portando decine di cani randagi o da Eleftherios Venizelos o da Patrasso con i traghetti. (la stessa cosa succede tutti i fine settimana in Italia)

Gli animali erano in cattive condizioni e narcotizzati, mentre le stesse informazioni dicono che i tedeschi pagano ai membri del circuito 400 € per ogni animale disgraziato. L'indagine della polizia ha anche rivelato che molte imprese greche di benessere degli animali sapevano l'attività posta in essere negli ultimi mesi, e nel tentativo di mettere un freno alla tortura e al commercio dei randagi hanno proceduto a denunciare alla polizia. 

All'alba di Eleftherios Venizelos 

Il conto alla rovescia per l'azione abominevole circuito è iniziato ieri a mezzanotte. La Polizia Divisione aeroporto Supervisor Security arrivato informazioni della polizia, sensibile ai problemi degli animali che forse i membri del ring cercherei di spendere decine di cani maltrattati all'estero. Quindi impostare una operazione di polizia in due fasi. Uno ha preso il posto della merce e l'altra akrovolistike nell'abitacolo. Qualche tempo dopo un membro greco del circuito trovato in possesso di cinque cani che vengono consegnati a bordo del volo per Monaco di Baviera. Il numero cinque è fondamentale dal momento che molti potrebbero essere in possesso di un cittadino senza essere considerato commercio. Al controllo della polizia è caduto in contraddizione poiché ha affermato che sarebbe andato a lavorare in Germania e sarebbe stato insieme ai suoi cani. Ma i biglietti dimostravano il suo rientro domani o Domenica. Qualche tempo dopo due tedeschi hanno cercato di passare altri dieci cani, sono stati notati e arrestati dalla polizia. 

Le informazioni delle associazioni animaliste dicono che ultimamente si sta sviluppando tale attività illegale dalla Grecia alla Germania e animali miserabili sono usati per la vivisezione o bestialità nei bordelli tedeschi. 

Il presidente dell'Associazione degli agenti di polizia del Sud Attica Mr. George Kalliakmanis

Il protothema.gr contattato l'Unione di agenti di polizia presidente sud-Attica Mr. George Kalliakmani che lavora in aeroporto. Ha confermato l'incidente, come in effetti è garante di sicurezza e ha gestito il caso evidenziando come hanno ottenuto le informazioni alla polizia che ogni fine settimana ha osservato un fuoco di fila di cani randagi traffico trasporto dalla Grecia alla Germania.



Un aggiornamento mi è stato inviato tramite e-mail:Buongiorno, ti trasmetto la traduzione delle nuove informazioni pervenute dalla Grecia relative al caso :
Vi informiamo che, nonostante i molti sforzi di disinformazione dei vari partecipanti e sostenitori del traffico animale,che affermavano che non era accaduto nulla e che le informazioni erano false ,oggi il trasportatore e stato condannato a un anno di pena e 5000 euro di multa e successivamente sara giuducato anche per maltrattamento animale , continueremo a tenervi informati in quanto il problema e diventato molto grande e ci aspettiamo ulteriori sviluppi sempre verso l'interesse degli animali  

                                        ----------------------------------------------------------------------------------------------
E ancora, altri tre trafficanti di randagi, colti in flagrante  (QUI) 

                             
Tre persone, un cittadino olandese, un britannico e una guida francese colti in flagrante su un caso che impiega la polizia a Heraklion sull'esistenza di un'organizzazione che raccoglie per le strade randagi, che vende e promuove all'estero.
Secondo le informazioni, le forze dell'ordine utilizzando informazioni, hanno identificato all'aeroporto olandese "Nikos Kazantzakis" durante il tentativo di viaggiare all'estero con i cinque cani, magri ma in buone condizioni generali. Quello che era stato problematico documentazione specifica avuto con la donna e considerato "non molto bene" di agenti di polizia mobilitata e ha sfidato la sua donna. Un altro problema sollevato dalle domande è stato il fatto che alcuni stranieri hanno detto che avrebbero ha vissuto all'estero per affari, ma si è scoperto che avevano già comprato un biglietto per tornare a Creta appena due giorni dopo la  partenza.L'indagine ha rivelato il coinvolgimento nel caso degli inglesi e dai francesi e i tre sono perseguiti per trasporto illegale di animali.
L'olandese, che vive a Creta dal 2008, e ha ammesso il possesso di passaporti falsi di animali potrebbe essere stato coinvolto in un caso simile in passato con la polizia per continuare le indagini.
Stray, che sembra essere stato di Gouves, è di proprietà del comune, e solo il comune ha il diritto di procedere in procedure di adozione.
Caso simile è stato rivelato oggi ad Atene con due persone accusate di trasporto degli animali illegalmente.

 ITALIA SVEGLIATIIIIIII o si deve continuare così, a sovvenzionare stabulari chiamati canili?
A pagare per fornire merce da rivendere all'estero?

Alma Galli M.A.R.E.