Riporto di seguito quanto scritto da Elena Maria Caligiore sul forum della comunità Iblea (Qui) a commento di un articolo pubblicato su OGGI SIRACUSA NEWS (qui). Pubblico il tutto per l'importanza del tema, ovvero il potenziale pericolo per persone ed animali, di sostanze usate per disinfestare ed usate liberamente sul territorio. Si ricorda a questo proposito
L'Ordinanza della Martini, entrata in vigore il 17 gennaio 2009, giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 13. Ci auguriamo ovviamente che tale disinfestazione, non comporti danni per nessuno anche se i consigli che il Comune dà, lasciano molto perplessi in merito a tale ipotesi. Personalmente penso ai randagi, ma anche ai bambini che toccano l'erba e vorrei capire come si possa garantire che l'effetto tossico, svanisca subito dopo l'uso di tali sostanze. Credo sia dovuta ai cittadini, un'accurata informazione su quali prodotti vengono usati e quali siano gli effetti collaterali per le persone, gli animali e l'ambiente. |
Ora i commenti sul forum (qui) OGGI SU SIRACUSA NEWS LEGGO: "Palazzolo: due giorni di disinfestazione, ecco i consigli del Comune" Saranno effettuate nella serata di domani 23 giugno e dopodomani 24 la disinfestazione e la derattizzazione a Palazzolo. Il servizio è stato predisposto dall’assessorato comunale all’Ambiente e all’Ecologia e interesserà sia il centro abitato sia le zone periferiche. La disinfestazione e la derattizzazione inizieranno a mezzanotte e termineranno nella nottata, per questo l’assessorato guidato da Giuseppe Lombardo ha realizzato alcuni manifesti per informare la cittadinanza e soprattutto per disporre alcuni basilari accorgimenti. “Raccomandiamo tutti – spiega Lombardo – di non lasciare animali domestici fuori dalle abitazioni e di non lasciare gli infissi esterni delle case aperti durante la disinfestazione, nonché abiti stesi e ortaggi che possano essere danneggiati. Sono degli accorgimenti basilari che non bisogna sottovalutare”. L’operazione disposta dal Comune viene effettuata ogni anno in questo periodo ed è un intervento finalizzato a migliorare la qualità ambientale del paese e ad evitare di esporlo a rischi nella stagione estiva. DA QUANTO LEGGIAMO SOPRA SIAMO DI FRONTE AD "UNA DUE GIORNI" ALTAMENTE NOCIVA NON SOLO PER GLI ANIMALI MA ANCHE PER GLI UMANI VISTO CHE SI INVITANO GLI ABITANTI A CHIUDERE GLI INFISSI E SI RACCOMANDA DI NON TENERE ABITI STESI E ORTAGGI FUORI. MA DI COSA STIAMO PARLANDO? MA CHE PRODOTTI VENGONO USATI PER LA DISINFESTAZIONE? COME PENSA L'ASSESSORE LOMBARDO(TRISTEMENTE CONOSCIUTO PER FATTI DI RANDAGISMO) DI PROTEGGERE I RANDAGI(CANIE GATTI) CHE PER LEGGE HANNO UN PROPRIETARIO E RESPONSABILE DEL LORO BENESSERE, IL SINDACO? QUALI SONO I PROVVEDIMENTI CHE SI STANNO PRENDENDO PER I RANDAGI CHE VEDIAMO IN PAESE? E TUTTI I GATTINI DELLE COLONIE? ASSESSORE LOMBARDO FORSE NON HA BUONA MEMORIA O FORSE E' TROPPO GIOVANE MA LO SA CHE PALAZZOLO E' TRISTEMENTE FAMOSO PER I MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DEGLI ANIMALI? LEI RICORDA MIELE, IL RANDAGIO AL QUALE UN CRIMINALE TRANCIO' IL TARTUFO E POI I CITTADINI NON VOLENDOLO IN GIRO SENZA PARTE DELLA BOCCA E DEL NASO, FU SPEDITO AL PICCOLO PANDA DOVE MORI' DI DOLORE E DI STENTI? E RICORDA SANSONE IL CAGNONE CHE FU PRIMA AVVELENATO E POI IMPICCATO? E RICORDA ZIPPO, AVVELENATO ANCHE LUI? E LILLY AVVELENATA COME PEPE E SALE? MA CERTAMENTE LEI NON PUO' AVER DIMENTICATO BOLDO CHE FU AVVELENATO DENTRO L'AMBULATORIO VETERINARIO DEL QUALE LEI IN QUANTO ASSESSORE ERA RESPONSABILE. UN CRIMINALE ENTRO' IN QUELL'AMBULATORIO , INDISTURBATO E CON LE CHIAVI IN MANO, COMPI' IL CRIMINE E ANDO' VIA LASCIANDO AGONIZZANTE IL POVERO BOLDO. VOGLIAMO RICORDARNE ALTRI DI QUESTI CASI? VOGLIAMO ALLUNGARE IL TRISTE E VERGOGNOSO ELENCO? SE CON LA DISINFESTAZIONE DEI PROSSIMI DUE GIORNI DOVESSERO MORIRE DEI RANDAGI, CHI NE AVRA' LA RESPONSABILITA'? STAVOLTA ABBIAMO UN'ORDINANZA FIRMATA CHE STABILISCE CHI HA DATO QUELL'ORDINE. LA INVITO COME CITTADINA DI PALAZZOLO A RIPENSARECI O AD USARE PRODOTTI SICURI E CERTIFICATI MA NON A PAROLE, VOGLIAMO LA CERTIFICAZIONE SULLA SICUREZZA E SULLA NON NOCIVITA' DEI PRODOTTI CHE STATE PER USARE SIA NEI CONFRONTI DELLE PERSONE CHE DEGLI ANIMALI!! |
secondo commento sul forum Chiedo urgentemente (considerato che la notizia è stata data solo oggi) e formalmente su questo forum al Sindaco ed all'assessore Lombardo di indicare quali prodotti sono usati per la disinfestazione, dove vengono collocati tali prodotti e se sono utilizzati dispositivi per la sicurezza nei confronti di animali (penso ai passerotti che ad esempio sono presenti anche nel centro storico a San Antonio) , bambini e persone che distrattamente potrebbero entrate in contatto con il veleno. Gli amministratori pubblici responsabili della salute pubblica, non possono dare solo una informazione generica e raccomandare di chiudere gli infissi, ritirare la biancheria stesa e gli ortaggi e tenere in casa gli animali di proprietà. Non si reputa responsabile tale informazione generica. Si richiedono maggiori informazioni e la sospensione di tale disinfestazione se è talmente pericolosa come annunciata dall'assessore Lombardo terzo commento:Esche avvelenate e divieto di utilizzo. In seguito al dilagare del fenomeno di uccisione e maltrattamento di animali mediante la disseminazione nell’ambiente di esche o bocconi avvelenati, che rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini e per l’ambiente, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato un’Ordinanza recante norme sul "divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati". L'Ordinanza è entrata in vigore il 17 gennaio 2009, giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 13. Il provvedimento ha lo scopo di prevenire i rischi diretti per la salute dell’uomo e degli animali nonché quelli derivanti dalla contaminazione ambientale. In particolare il provvedimento ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente, vieta di utilizzare in modo improprio, di preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocivi, compresi plastiche e metalli. L’ordinanza vieta, altresì, la detenzione, l’utilizzo e l’abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che le ingerisce e prevede l’obbligo per il proprietario o il responsabile dell’animale deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati di darne segnalazione alle autorità competenti. In caso di operazioni di derattizzazione e di disinfestazione è posto l’obbligo di affiggere nelle zone interessate, con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo, avvisi idonei ad informare delle operazioni che saranno effettuate. L’ordinanza dispone, inoltre, che il medico veterinario, qualora sulla base di una sintomatologia conclamata emetta diagnosi di sospetto avvelenamento o venga a conoscenza di un caso di avvelenamento di un animale domestico o selvatico, deve darne immediata comunicazione al sindaco e al servizio veterinario della Azienda sanitaria locale territorialmente competente. In caso di decesso dell’animale il veterinario deve inviare le spoglie e ogni altro campione utile all’identificazione del veleno o della sostanza che ne ha provocato la morte all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio. Gli Istituti Zooprofilattici devono sottoporre ad autopsia l’animale ed effettuare entro trenta giorni analisi sui campioni pervenuti o prelevati durante l’autopsia e comunicarne gli esiti al medico veterinario che ha inviato i campioni, al sevizio veterinario della ASL competente e, qualora le analisi siano positive, all’autorità giudiziaria. I sindaci ai quali siano pervenute segnalazioni di sospetti avvelenamenti devono disporre l’immediata apertura di un'indagine e provvedere ad attivare le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata nonché segnalare l’area con un apposita cartellonistica. Viene, inoltre, attivato presso ciascuna Prefettura un "tavolo di coordinamento" per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno. I produttori di presidi medico-chirurgici di prodotti fito-sanitari e di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei topicidi, ratticidi, lumachicidi e nematocidi ad uso domestico, civile ed agricolo, hanno l’obbligo di aggiungere al prodotto una sostanza amaricante che lo renda sgradevole ai bambini e agli animali. Nel caso in cui la forma commerciale sia un’esca deve essere previsto un contenitore con accesso solo all’animale "bersaglio". ministerosalute.it - 24 dicembre 2008 Data pubblicazione: 24 dicembre 2008
![]() MIELE IL RANDAGIO DI PALAZZOLO AL QUALE UN NETTURBINO INCIVILETRANCIO' IL TARTUFO CON UN COLPO DI PALA. NESSUNA PUNIZIONE A QUELUOMO EPPURE ERA IL 1991 ED ERA STATA APPENA APPROVATA LA 281 DEL 1991.scritta da Elena Maria Caligiore. Di seguito un estratto della nota che serve a capire l'ambiente in cui ci si muove. "QUANDO A PALAZZOLO I CANI NON SONO STATI VITTIME DI AVVELENAMENTI, IMPICCAGIONI, MALTRATTAMENTI VARI, SONO FINITI NELLA RETE DELL'ACCALAPPIACANI E MOLTI DI ESSI TUTTORA MARCISCONO NEI BOX DI UN CANILE CONVENZIONATO CHE NON FA MAI USCIRE I CANI DAI BOX PERCHè I VOLONTARI NON SONO GRADITI(POSSONO ENTRARE SOLO QUELLI DI MASSIMA FIDUCIA E CON LE BOCCHE CUCITE). A PALAZZOLO qUANDO QUALCHE ASSOCIAZIONE HA TENTATO DI ARGINARE IL FENOMENO DEL RANDAGISMO E PROVATO A TUTELARE I BRANCHI DI RANDAGI E' STATA SUBITO INTIMIDITA, OSTEGGIATA ANCHE DALL'ASL IN ALCUNE OCCASIONI E, PER FINIRE NEL 2009 HANNO AVVELENATO BOLDO (DENTRO L'AMBULATORIO SANITARIO COMUNALE , SONO ENTRATI ED USCITI INDISTURBATI). BOLDO ERA UN CAGNONE MERAVIGLIOSO CHE PRIMA SCORAZZAVA PER IL PAESE E POICHE' MINACCIAVANO DI AVVELENARLO ERA STATO APPENA ADOTTATO ED ASPETTAVA CHE IL RECINTO NELLA SUA NUOVA CASA FOSSE PRONTO PER ANDARE VIA DALLA SUA FORZATA DIMORA NELL'AMBULATORIO DOVE HA INCONTRATO LA MORTE . A PALLAZZOLO ACREIDE E OVUNQUE I MALTRATTAMENTI E GLI AVVELENAMENTI CHE HANNO VISTO COME VITTIME GLI ANIMALIE SOPRATUTTO CANI E GATTI VI SONO SEMPRE STATI , SOLO DOPO L'ENTRATA IN VIGORE DELLA 281 DEL 91 HANNO AVUTO PIù VISIBILITA' E RIPORTERò COMUNQUE UN CASO DI DENUNCIA PRESENTATA ALLA PROCURA PER L'UCCISIONE DI UN RANDAGIO CHE RISALE A QUALCHE ANNO PRIMA DELLA 281/1991. MIELE ERA UNA CAGNOME BIANCO A CHIAZZE COLOR MIELE E VIVEVA LIBERO PER IL PAESE INSIEME A QUALCHE ALTRO RANDAGIO MA UN GIORNO UN NETTURBINO INFASTIDITO DELLA PRESENZA DEL CANE GLI DIEDE UN COLPO DI PALA E GLI TRANCI0' PARTE DEL MUSO, NIENTE PIù TARTUFO DA ACCAREZZARE AL POVERO MIELE. E' SOPRAVVISSUTO PER QUALCHE TEMPO IN QUELLE CONDIZIONI PERO' I PERBENISTI PALAZZOLESI NON SOPPORTAVANO LA VISIONE DEL POVERO MIELE IN QUELLE CONDIZIONI E CHIESERO AL SINDACO DI PORTARLO VIA. LO FECERO ACCALAPPIARE E CHIUDERE AL PICCOLO PANDA CHE NOTORIAMENTE ALLORA ERA UN LAGER . LI' MIELE MORI' DI STENTI E SENZA LE ADEGUATE CURE.".... |
Leggendo questo post, mi è sembrato di capire che in questo paese gli amministratori non abbiano alcun rispetto né per la vita umana e animale, né per l'ambiente, in barba alle disposizioni di legge ben note dello stato italiano. Le tristi vicende narrate sui cani, i canili e i malatrattamenti, sono di una crudeltà efferata e indegne di un paese civile. Riguardo le sostanze usate per la disinfestazione, esistono dei protocolli da seguire, diversamente mi viene da pensare che P.Acreide non si trovi in Italia visto il modus operandi degli amministratori. E se invece di derattizzare e disinfestare mantenessero il paese più pulito???
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