C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

venerdì 6 maggio 2016

PRO-CANALBA eV., BETTINA HOMANN, CANI DI MONTEFRANCO E NON SOLO

In data 04 maggio 2015, si legge in fb un appello firmato da Susanne Everding per FABIAN E FLORESTAN, dove l'organizzazione responsabile risulta Pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. Si tratta della stessa organizzazione e persona, che sono responsabili per i due cani del Comune di Montefranco Trudi e Ripresso, di cui ho scritto qui:

In data 5 settembre 2015 si legge in fb un'altro appello sempre firmato da Susanne Everdinghttps://www.facebook.com/susanne.everding.9/posts/1174288885918287, rivolto a FABIAN E FLORESTAN. 

Nel post originale compaiono due link che con la traduzione automatica non sono visibili, eccoli e sono documentati nella foto che segue: Kontakt: http://www.pro-canalba.eu/fabian/
Kontakt: http://www.pro-canalba.eu/florestan/
Riferendosi ai link qui indicati quale supporto alla nota si ottiene quanto segue: Fabian
Florestan:
Si trovano invece gli appelli in rete, AMBIGUI.
FABIAN; ospitato al Dog Village in Italia. Proposto per 270 euro. http://www.hunde-in-not.com/fabian-weiss-nicht-liebe-ist/
Organizzazione responsabile Pro-canalba eV., attraverso la sig.ra Bettina Homann. 

Si presume quindi che la responsabilità di questa promozione come di quelle che seguono, sia dell'organizzazione Pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann
eMail: Bettina.Homann@pro-canalba.eu
telefono: 0179-46 99 070

FABIAN risulta ancora italiano, sempre promosso da Pro-canalba eV. attraverso Bettina Homann. Cambia la cifra, da 270 a 350 euro.

FABIAN: proposto con le identiche foto e caratteristiche, risulta qui come cane rumeno ospitato in un canile di Botosani assieme al suo compagno di sventure, Florestan. Quindi non è più italiano, tanto meno laziale dove è il Dog Village. E' proposto per 270 euro + 50 per il trasporto e siamo a 320 euro. Ne risponde come sopra l'organizzazione pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. Annuncio risulta del 7 settembre 2015 http://www.haustier-anzeiger.de/hunde/mischlingshunde/mischlinge-rueden/anzid_81490207.html
FABIAN ancora rumeno. Ne risponde come sopra l'organizzazione pro-canalba eV. nella persona di Bettina Homann. 
http://www.deine-tierwelt.de/kleinanzeigen/fabian-a81490207/
Questo modo di produrre e diffondere appelli per presunte adozioni, lascia veramente perplessi e sfiduciati sull'attendibilità di quanto viene divulgato.
L'organizzazione e la persona, ripeto,  le stesse che abbiamo viste accreditate per Ripresso e Trudi di Montefranco ed anche qui, ad anticipare il percorso Susanne Everding che il 16 gennaio u.s., pubblicava Trudi come RISERVATA (Ne dà conferma in fb il 28 gennaio).
https://www.facebook.com/susanne.everding.9/posts/1255469247800250

Cosa si intende con RISERVATA: si intende che dopo un accurato preaffido certamentedocumentabile (perchè diversamente sono solo racconti soprattutto nel caso il preaffido sia fatto da chi non ha mai visto il cane),  PAGATA LA QUOTA STABILITA, IL CANE E' RISERVATO.
Allora perchè un cane regolarmente riservato, resta pubblicato su Tasso con una comunicazione assolutamente ambigua, dove l'appello per la sua cessione resta immutato e di fianco una breve frase che indica "mediato"?
Trudi: https://shelta.tasso.net/Hund/107513/TRUDI
Mentre continuiamo a porci domande senza risposta, salutiamo Fabian e Florestan. Quest'ultimo pare sia anch'esso nelle cure di Bettina Homann, e se ne dice qui, dove viene scritto che è ancora in cerca di mediazione.
Facciamo allora i nostri migliori auguri alla coppia Fabian e Florestan, che da lungo tempo è promossa all'estero dove risultano entrambe prima cani italiani ospiti del Dog Village, poi cani rumeni ed alloggiati nel canile di Botosani, ma può essere che siano stati ospiti del canile di Stroncone.....
Foto dei cani di Stroncone
L'ambiguità di questi appelli e comunicati, pare la sola cosa certa. Purtroppo. E pensare che basterebbe niente per evitare tante brutte "confusioni", basterebbe ad esempio pubblicare i chip dei cani movimentati e si saprebbe da dove arrivano. Al contrario la pubblicazione dei chip è sempre accuratamente censurata, ed i racconti, preferiti ad elementi e documenti certi e verificabili, chissà perchè.....
Alcuni esempi a conferma del fatto che i chip sono tranquillamente pubblicabilinessuna legge lo vieta e naturalmente, adottabili gratuitamente. GIGIA
(qui)
GAIO (qui)
E molti altri (qui), Tutelarli è semplice, se interessa.

Alma Galli M.A.R.E.

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