C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

mercoledì 20 aprile 2011

CANI DI TERNI DATI IN ADOZIONE IN GERMANIA ATTRAVERSO LA LAV-Terni - Hunde, die über die LAV vermittelt werden können

Forum Verlassene-Pfoten. de (qui) si parla dei cani di Terni, canile di Stroncone, che sono dati in adozione in Germania attraverso la LAV.
        

Qui voglio presentarvi cani del canile di Stroncone a Terni, che vengono supportati dalla LAV per le adozioni.
Questo è HEPLESS, un maschio anziano e molto buono, non molto pauroso, piuttosto sottomesso. Necessita di una casa tranquilla, eventualmente  con giardino – inizialmente no a lunga passeggiate. Ha i denti rovinati.
Sembra si stia lasciando andare, è rassegnato. E’ arrivato pare 4 anni fa in canile malato di Cimurro, l’ha superato e vive la sua vita in quel buco dove nessuno si è preoccupato di prendersene cura. Non si sa nulla di lui perché nessuno lo ha mai visto camminare o in piedi – va solo a mangiare e poi si gira e sparisce nel contenitore di metallo



originale: Hier möchte ich Hunde aus dem Canile Stroncone in Terni vorstellen, die von der LAV unterstützt werden, adoptiert zu werden.
Sie sitzen meist schon viele viele Jahre. Seit 2005 hat kein Hund mehr das TH verlassen ( außer den wenigen, die wir rausgholt haben im letzten Jahr.)
Leider gibt es so gut wie keine Infos über die Hunde.

Das ist HEPPLESS, ein alter, sehr lieber, sanfter Rüde, ruhig, nicht wirklich ängstlich, eher unterwürfigst. Braucht ein ruhiges zuhause, ev. mit Garten – anfangs keine langen Spaziergänge. Hat schlechte Zähne

Scheint sich ein bisschen aufgegeben zu haben, resigniert. Kam angeblich vor 4 Jahren mit Staupe ins TH, hat sie überlebt
lebt sein Leben unsichtbar in diesem Loch, niemand hat sich je Mühe gemacht mit ihm Kontakt aufzunehmen, daher weiss man nichts über ihn. Niemand hat ihn je stehen oder gehen gesehen – er geht nur zu Fressen, dreht sich wieder um und verschwindet in dieser Metallkiste.













Dieser Beitrag wurde 2 mal editiert, zum letzten Mal von AnnetteLL: 28.03.2011 10:48


Nella pagina si propongono altri cani che necessitano di adozione e tra una triste foto e l'altra, una persona chiede chi sia il contatto.
Und wohin müssten sich Interessenten wenden? Gibt es da einen Kontakt?
Sonst nützt es den Hunden ja nichts "


LA RISPOSTA E':  Il contatto avviene attraverso "noi", io sono il contatto qui nel forum "Kontakt geht über " uns", sprich, Kontaktperson bin hier im Forum ich"

Annette Lindt- Lange
lindt-lange_annette@web.de

oppure direttamente Claudia "oder Claudia direkt"
c.roeckl@gmx.at
La LAV ora lavora con noi e con diverse organizzazioni animaliste tedesche. Queste organizzazioni hanno naturalmente dei responsabili a riguardo, ma è Claudia la persona che è sul posto e quindi il contatto per tutti.
"Die LAV arbeitet nun mit uns sowie mehreren deutschen Tierschutzorganisiationen zusammen.Diese Orgas haben natürlich auch entsprechende Ansprechpartner, nur im Prinzip ist Claudia die Frau vor Ort und damit Ansprechpartner für alle."
Dieser Beitrag wurde 1 mal editiert, zum letzten Mal von AnnetteLL: 28.03.2011 12:18

Letto quanto pubblicato sul forum tedesco, pare più comprensibile il senso del comunicato della LAV riguardo le "adozioni" dei cani di Rieti (qui) e riportato in facebook da molti come un grido di vittoria  dove la LAV scrive tra le altre rassicuranti dichiarazioni: alle verifiche compiute dalla LAV in più occasioni, sono risultate idonee (le adozioni) sotto ogni punto di vista.

Stabilito e confermato il fatto che tutto è a posto, la LAV stessa potrebbe dare informazioni sulla lista di cani da me prodotta, deportati da Rieti e di cui Hundepfoten in Not non vuole dirmi, perchè come privata cittadina, non me ne riconosce il diritto. Infatti io sono solo una cittadina italiana che sempre ha pagato le tasse, che diritto ho di sapere dove finiscono gli animali italiani da loro deportati in Germania?

Ed ecco ora una tra le tante note su facebook a dimostrazione del tripudio originato da cotante asserzioni a firma LAV :

Comunicato LAV Roma. CANILE DI RIETI CHIUSO, TUTTI I CANI ADOTTATI. LA POSIZIONE DELLA LAV SULLE ADOZIONI

pubblicata da Francesca Console il giorno giovedì 24 febbraio 2011 alle ore 18.38
Il canile di Rieti ha chiuso I battenti e tutti i cani che vi erano detenuti sono stati adottati

La posizione DELLA LAV sulle adozioni

Il canile di Colle Arpea (Rieti) ha cessato definitivamente la sua attività di detenzione di animali. La struttura, che era stata oggetto di procedimenti giudiziari e ispezioni da parte del NAS e del Corpo Forestale e che aveva cambiato gestione nellultimo periodo, ha deciso di chiudere i battenti. La chiusura era stata annunciata ai Comuni convenzionati dalla Società proprietaria solo tre mesi fa, con la richiesta di portare via, entro il mese di gennaio 2011, tutti i cani randagi detenuti, pari ad oltre 150 quattrozampe.
La buona notizia della chiusura del canile era stata funestata dallincognita sul destino dei cani, in quanto, in tutta la provincia di Rieti, non esiste alcuna altra struttura, né pubblica né privata, capace di contenere tutti i randagi.
Fortunatamente gli animali sono stati tutti portati in salvo e affidati a famiglie e a strutture idonee, grazie ad un vero miracolo compiuto con lo sforzo di pochissimi volontari, attivi sul posto già da anni, conosciuti dalla LAV e con la quale collaborano.
Adesso il Comune di Rieti ha intenzione di realizzare un parco canile per i randagi della zona, seguendo i consigli e lesperienza della LAV e delle Associazioni animaliste presenti sul territorio.
"Accogliamo con gioia la chiusura di una struttura così contestata  dichiara la LAV  e siamo grati ai volontari che hanno messo in salvo tutti gli animali. Adesso confidiamo nel fatto che i Comuni del Reatino e della Sabina e in particolare il Comune di Rieti, tenendo fede agli impegni assunti, realizzino in tempi rapidi un parco canile che possa ospitare i randagi della zona nelle condizioni etologiche più idonee, garantendo loro tutte le cure necessarie e continuando a collaborare con le Associazioni per le adozioni".
Unica nota stonata nella vicenda, una sterile polemica che serpeggia in internet relativa a presunti "traffici" illeciti computi sui cani di Rieti.
La polemica è priva di qualsiasi prova o fondamento e rischia invece di ledere gli interessi degli animali e creare disturbo per le Associazioni coinvolte, che, ad ogni verifica, sono risultate estremamente professionali e attente al benessere dei cani, tratti in salvo soltanto grazie al loro meritevole operato.
La caccia alle streghe prenderebbe spunto dai contributi richiesti per le adozioni compiute allestero alle famiglie affidatarie degli animali.
Le Associazioni di volontariato animaliste hanno dimostrato con prove documentali che tali somme sono un rimborso, peraltro soltanto parziale, per le spese relative alle vaccinazioni e ai passaporti occorrenti per lo spostamento dei cani, oltre che per le cure sanitarie troppo spesso necessarie per far fronte alle patologie degli animali adottati.
Le adozioni dei cani nel canile di Rieti, compiute sia in Italia che allestero, sono avvenute sempre sotto la vigilanza e il controllo di ASL, Comuni e organi di polizia e, alle verifiche compiute dalla LAV in più occasioni, sono risultate idonee sotto ogni punto di vista.

24 febbraio 2011
LAV Onlus

Sede Territoriale Provinciale di Roma
  Ufficio Stampa: lavroma.ufficiostampa@gmail.com
Tel. 3204795552 www.lav-roma.it <http://www.lav-roma.it/>

Ufficio Stampa LAV Nazionale
Tel. 064461325 www.lav.it <http://www.lav.it/

  • A Nora Klein e altri 5 piace questo elemento.
    • E con questo macabro odore di santità, per ora concludo rassicurata dal fatto che il problema non fosse dare risposte certe sui cani deportati, ma definire tutta la documentazione da me prodotta e pubblicata, la collaborazione e le serissime indagini di Charity Watch, "una caccia alle streghe" senza fondamento alcuno, e questo col plauso tradotto nei commenti inqualificabili sopra riportati, di chi considera  bugiardo e illegale questo blog (Sarah May qui) di chi pubblica di avermi denunciata e mi diffama, ma io ancora aspetto la denuncia  ( Rosanna Marani qui) di chi abitualmente fà stalli, spostamenti di cani dal sud al nord.......altri che non ho neppure una vaga idea di chi siano perchè mai incontrate nè viste nè sentite che però concordano.....chissà perchè tanto interesse nel censurare e garantire per Rieti, chissà perchè generalmente sempre le stesse persone si prendono la briga di dire che tutto và bene.
Sovente sono gli stessi che sanno solo parlare dei canili lager italiani proponendo foto vecchie e per fortuna sempre le medesime (qui), ma che censurano con grande attenzione ogni atrocità nei confronti degli animali compiuta in Germania. Paese che deve falsamente risultare il paradiso in terra, per motivare le infinite deportazioni che incessantemente sono fatte verso una condizione che con ogni probabilità può essere invece un inferno, dato che se così non fosse, non ci sarebbe alcun ostacolo verso una doverosa e completa trasparenza.

http://trafficidianimali.blogspot.com/2011/03/lorganizzazione-animalista-tedesca.html qui la vergognosa risposta di Hundepfoten in Not, spero si capisca dove qualcosa realmente non quadra....

Alma Galli

martedì 19 aprile 2011

DISTRAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, NON HANNO INVITATO LO STAFF UGDA.....


QUESTA POI!!!

pubblicata da Elena Maria Caligiore il giorno martedì 19 aprile 2011 alle ore 18.08
Comitato Ugda
MODIFICHE ALLA 281/91. PORTEREMO LE NOSTRE PROPOSTE PER MIGLIORIE AL SENATO DELLA REPUBBLICApubblicata da Comitato Ugda il giorno martedì 19 aprile 2011 alle ore 16.26
SCONCERTATI che all'audizione informale sulle modifiche alla legge 281/91 presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati abbiano partecipato ENCI e FEDERFAUNA, abbiamo chiesto a nostra volta di essere ascoltati al Senato della Repubblica per portare le NOSTRE proposte di miglioria alla 281/91 !!!!!!!!! Ci faremo portavoce dei tanti suggerimenti che ci sono pervenuti e delle idee che abbiamo maturato durante lo svolgimento della nostra attività a FAVORE DEGLI ANIMALI. 

 UN CARO SALUTO VIRIBUS UNITIS A TUTTI !

LO STAFF UGDA  

  
Oggi  la Nota sopra riportata è apparsa in Facebook qui, da   parte dello Staff UGDA 
 L'UGDA adesso ha cambiato nome, non più Comitato ma Staff?
Cose c'è di strano in questa Nota?
Poco o niente!!
 Semplicemente  non si capisce a che titolo la Camera dei Deputati avrebbe dovuto invitare il Comitato promotore di una proposta di legge per l'Istituzione dell'Ufficio Garante Diritti degli Animali all'audizione informale per le modifiche alla Legge 281/1991.
Quali esperienze pratiche  ha l'UGDA in campo di Diritti degli animali?
Quali successi annovera da quando è nato questo Comitato?
Quante firme ha raccolto l'UGDA per sollecitare la proposta di legge del Senatore Serafino, anzi  la loro proposta  visto che dichiarano che  sono stati gli estensori?
Perchè l'UGDA  non pubblica le modifiche  che vuole apportare alla legge 281 del 1991?
Perchè non dichiara con quanti iscritti, esperti del settore, ha concordato tali modifiche e con quanti dei suoi numerosissimi comitati locali ha organizzato assemblee per discutere su tali modifiche?
perchè non pubblica i tanti suggerimenti che ha raccolto nella sua lunga ed intensa attività?
 In quale Albo Regionale di Associazioni Animaliste   è  iscritto un  Comitato Ugda?

Alla Camera del Commercio di Torino risultano iscritti !  Risulta anche  che la Vice Presidente non è Anna Lisa De Luca Cardillo ma certa Gai Giorgia!!

Vedremo in futuro cosa  si inventa il Comitato, anzi lo Staff UGDA.

sabato 2 aprile 2011

UNA ZAMPA E DUE CHIP

L'articolo della proff.ssa Elena Maria Caligiore, è pubblicato qui sul giornale Il Ponte
Il titolo: Il cagnolino mutilato di Ragusa, è a Bologna e  stà bene. Tra poco apporranno delle protesi alle zampette amputate.


Il cane  al quale “avrebbero amputato”  tre zampette in tempi  diversi,  dopo l’intervento chirurgico effettuato a Bologna presso  il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie di Ozzano dell’Emilia (BO), si trova  da mercoledì ultimo scorso  a  Reggio Emilia presso la Dog  Fitness  per la riabilitazione   per poter poi  passare alla fase dell’applicazione delle  protesi.  Una struttura quest’ultima  dove alla richiesta di notizie sul  cane , rispondono che sta bene e che possono dare informazioni  più dettagliate solo ai proprietari. A questo punto sorge spontanea la domanda: ma chi sono i proprietari di questo cane  visto che è stato portato via dal ragusano in maniera piuttosto strana e  senza avere l’autorizzazione del Comune di Vittoria e  dell’ASL   Veterinaria di Ragusa?  
Il cane risulta microchippato   nell’anagrafe canina  di Vittoria e a nome del Comune di Vittoria o di persona affidataria  del  Comune di  Vittoria o delle frazioni di Roccazzo o Pedalino(zone dove è stato ritrovato in pessime condizioni).
Ma vediamo di ripercorrere questa  tristissima storia  attraverso la quale facendosi scudo di una creatura innocente ed indifesa, alcuni presunti animalisti del web ed in particolare di Facebook  dove riescono ad avere uno stuolo di fans molto acritiche, stanno tentando  ancora  di denigrare  la Sicilia e i siciliani definendoci  “mafiosi e criminali “ e tanto altro, paragonando   coloro che hanno posto dei dubbi sulla storia a coloro che “avrebbero” amputato le zampette al  cane e lo avrebbero ridotto in quello stato. Scriviamo “avrebbero”  ed il perché  di questo condizionale lo  spiegheremo  in seguito. 
Ribadiamo che nell’apprendere quella notizia attraverso due “discutibilissime” note  pubblicate nel social network Facebook da parte di certa Pamela Sciorilli e da certa Serena Augello, abbiamo avuto un solo ed unico desiderio: che la storia non fosse vera e che  semmai  quel povero cane fosse esistito, che appartenesse già  una storia vecchia  tirata fuori come tante altre in FB  per farsi un po’ di pubblicità e per chiedere incautamente ed   illegalmente  contributi postando numeri  IBAN e  numeri di Postapay. 
Le foto del cane in quelle condizioni   non erano da pubblicare e soprattutto quella del cane con l’uomo che lo abbraccia, una violazione della privacy  di colui che probabilmente lo trovato e salvato.
 Il nostro settimanale  ha sentito ancora una volta  le autorità competenti in merito a questa vicenda. 
 Il comandante dei Nas di Ragusa  ha confermato di non essere stati incaricati  di questo caso. 
Il Dottore Giuseppe  Licitra, Direttore Generale del settore veterinario di Ragusa   è   giustamente cauto perché vi sono delle indagini in corso,  ma  ha confermato che il cucciolone ha avuto apposto un microchip registrato nell’anagrafe canina del Comune di Vittoria
Le  stesse conferme vengono da  uffici competenti del Comune di Vittoria
Ci chiediamo quindi  come mai il cane  microchippato a nome de Comune di  Vittoria abbia poi avuto apposto un secondo microchip e precisamente il n.  380260010034952 come si legge nel referto medico  del  24-03-2011? Un microchip che all’anagrafe canina risulta essere del Comune san Giorgio di Piano (Bo)
In  maniera legale e leale siamo riusciti a sapere che  il  cane  nella sua permanenza nel ragusano dopo il ritrovamento, è stato comunque ben curato, amato e rispettato, per lui era stato prenotato un intervento  identico a quello  che è stato effettuato ad Ozzano dell’Emilia. Tutto questo è stato fatto gratuitamente ed anche  l’intervento sarebbe stato effettuato gratuitamente da veterinari professionisti siciliani senza quindi la necessità di mendicare  scatolette e lenzuola ed altro in Facebook, senza necessità di pubblicità e palcoscenico per coloro che effettivamente si sono occupati del cane. 
Tutto nel pieno rispetto del cane e senza mai minimamente  pensare o alludere ad una soppressione. Abbiamo avuto confermato  i diversi stadi delle  ferite. Abbiamo scritto al condizionale “avrebbero amputato” le zampe perché ci chiediamo : se il cane fosse stato  utilizzato in lotte clandestine tra  cani  , o fosse stato vittima di un incidente ferroviario o di una trebbiatrice o di altro?

L'articolo termina qui e devo dire che il titolo che afferma che il cane "stà bene" mi lascia molto perplessa ed è a mio avviso, completamente fuori luogo, forse perchè per me star bene è tutt'altro.
Le domande poste sul suo ritrovamento cioè dove, in quali condizioni e da chi, sono a tutt'oggi senza risposta.
Molti hanno preferito usare quello che dovrebbe essere il dono della parola, solo per insultare, per creare la sceneggiatura di questa macabra rappresentazione e nient'altro.

le sole cose certe ad oggi che si aggiungono a quanto già si sapeva, sono 1) due chip a lui intestati, 
2)che è stato ottimamente curato gratis sul posto e  poteva continuare ricevendo gratis le stesse cure ed interventi fatti a Bologna, senza fargli subire il trauma di uno spostamento in simili condizioni.

Ma altre domande vengono ora spontanee: senza tanta pubblicità a questa terrificante storia, chi non avrebbe avuto i riflettori puntati su di sè? 
Chi non avrebbe avuto la targhetta di salvifica divinità dello squallido mondo pseudo animalista che si nutre di simili raffazzonati racconti? 
Chi non avrebbe avuto motivo di cercare denaro?
I nomi validi come risposte a queste domande, i lettori li troveranno facilmente in internet e meglio ancora in facebook. Sono gli stessi che hanno scritto insulti e minacce a chi ha osato porre domande, sono gli stessi che si sono proposti come eroi di una tragedia manipolata per renderli tali, sono gli stessi che come prima cosa hanno indicato il numero di conto su cui versare denaro e sono sempre gli stessi che fanno corpo, sentendosi e illudendosi di essere protetti da una sigla o da un'altra che gli consentirà di continuare all'infinito nel produrre racconti di vittime utili alle proprie esigenze, o a manipolare la verità senza mai pagarne il conto.
Che la vita abbia pietà di questo povero essere almeno facendo emergere la verità,  e ci aiuti così a capirne la storia. Quali ferite anche dell'anima, per avere la possibilità di assisterlo nel modo per lui migliore.
Che la vita gli dia almeno il rispetto della sua sofferenza, evitandogli terrificanti orsacchiotti di peluches insieme a tante frasi di ebete e/o complice gioia per il suo stato attuale che resta, in ogni caso, terrificante.

Purtroppo gli animali, tanto più in queste condizioni, non hanno il grande dono di potersi suicidare per raggiungere una morte liberatoria, e personalmente mi piacerebbe fosse lui a decidere tra il restare o l'andarsene, invece.....speriamo almeno che non diventi la pubblicità vivente delle protesi dell'una o dell'altra azienda, speriamo non soffra ancora per soddisfare le necessità di altri, ed abbia un pò di meritatissima pace. 

Alma Galli