Certamente il conto alla rovescia, almeno in Grecia, è fortunatamente iniziato e speriamo che questo aiuti ad avviare lo stesso processo anche negli altri paesi, Italia compresa, vittime di questa mafia.
L'articolo è leggibile (QUI) e tratta del contrabbando di randagi con le accuse ormai note perchè comuni a tutti i Paesi, ma importante è la dichiarazione sulla realtà dell'eutanasia espressa in modo molto esplicito. E' scritto che: IN GERMANIA, I RANDAGI CHE NON TROVANO ADOZIONE IN 15 GIORNI, SONO SOPPRESSI.L'articolo greco contiene un grave errore, si tratta in questo caso di DEPORTAZIONI DALLA GRECIA VERSO LA FRANCIA (dove finiscono anche molti dei nostri) E NON VERSO LA GERMANIA. L'equivoco è stato chiarito grazie all'aiuto di animaliste straniere che stanno gentilmente collaborando con noi. Abbiamo infatti insistito per avere conferma dei 15 giorni prima dell'uccisione perchè non ne avevamo notizia, quando pare invece siano generalmente 3 mesi.
Riguardo i 3 mesi di tempo per salvarli comperandoli, si tratta di deportazioni in Germania
Per quello che abbiamo potuto verificare in Italia su cani deportati, malati ad esempio di leishmania, nei pochi casi in cui siamo riusciti ad avere notizie, è risultato che sono stati soppressi velocemente. Si è così arrivati alla conclusione che quando non servano per altro, quella dell'eutanasia possa essere una soluzione applicata senza problemi, vuoi per i costi di una terapia, vuoi per esubero, ma questo solo nel caso ripeto, che non servano per altro e nessuno li prenda......e possano eventualmente servire solo a chi concia le pelli. Non abbiamo per ora, elementi per confermare o negare questa pratica su animali sani.
Il fatto che questa accusa sia nell'articolo considerato, tanto esplicita, fà pensare che le prove di un simile comportamento siano state acquisite, dato che la minaccia legale riguardante questi ultimi fatti di denuncia di traffici, è già ampiamente dichiarata da parte di organizzazioni "animaliste" tedesche che vivono il tutto come diffamatorio (!!).
Il fatto che questa accusa sia nell'articolo considerato, tanto esplicita, fà pensare che le prove di un simile comportamento siano state acquisite, dato che la minaccia legale riguardante questi ultimi fatti di denuncia di traffici, è già ampiamente dichiarata da parte di organizzazioni "animaliste" tedesche che vivono il tutto come diffamatorio (!!).
Con l'occasione si ricorda che anche la cessione di animali a studenti veterinaria, è considerata una pratica di adozione (QUI) e (QUI)
E l'appello di un rifugio in fb, dove non si faceva distinzione tra sani e malati
E il rifugio di Berlino (QUI)
Augurandoci DOCUMENTATE smentite, costruite quindi non sull'aggressione della controparte, ma su prove inconfutabili di verità diverse da quelle diffuse, aspettiamo.... e già che ci siete, voleste mai dirci dopo anni, dove siano i cani di Rieti (QUI), ve ne saremmo immensamente grati, perchè anche in Italia aspettiamo risposte, molte.
Alma Galli M.A.R.E.
Nessun commento:
Posta un commento