C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

lunedì 29 agosto 2011

DENUNCIATA PAOLA SUA' DELL'UGDA PER CALUNNIA E ROSANNA MARANI E ALTRI PER DIFFAMAZIONE

Confermo per chiarezza e risolvere dubbi, che la sottoscritta Alma Galli ha denunciato Paola Suà per CALUNNIA ed altri, nella stessa denuncia, per diffamazione. Tra questi Rosanna Marani dell'associazione Chiliamacisegua.
 Gli altri  inclusi qui, per ora non li indico, preferisco che continuino in libertà a fare (speriamo per poco) quanto poi dovranno spiegare.

Ripeto anche che ad oggi, nonostante le molte diffamazioni circolanti in merito all'immane numero di denunce da me collezionate,  la sola pervenutami è quella dell'Ugda, alla quale ho infatti risposto con la sopracitata denuncia per calunnia, senza dimenticare la precedente per diffamazione "Querele primo gruppo"e questo perchè in quanto pubblicato sul blog "Animalismo o traffici di animali? Animalismo o mafia?" non vi è nessuna diffamazione del comitato Ugda ma solo richiesta di chiarimenti sulle tante affermazioni dal comitato stesso fatte e di cui saranno chiamati a rispondere.

Anche questo è Ugda:
Ancora Ugda, Paola Suà e la Camera di Commercio....
 denunciati da Elena Maria Caligiore.....
Ancora due balle e anche l'Ugda avrà il suo decalogo
Ugda continua a diffamare
Ugda quando capire non fà rima con convenire
Ugda continua a proliferare cosa?
Ugda chi sei?
Distrazione alla camera dei deputati
Ancora Ugda, il comitato per la raccolta firme
Il giornale il Ponte e le diffamazioni subite da E. M. Caligiore
Ma l'Ugda cos'è?
Canile di Poggio Sannita, ma non solo.
e per concludere, i commenti sulla magistratura della vice presidente Ugda, Annalisa de Luca Cardillo

1 commento:

  1. maria elena caligiore29 agosto 2011 alle ore 16:59

    A quella di Alma precede la mia, solo in ordine temporale e sempre per calunnia alla Paola Suà e per diffamazione ad altre donzelle!!

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